Roberto Carnevali, direttore commerciale Master Group Sport, responsabile partnership dell' U.S. Sassuolo Calcio e Co-fondatore Ecoevents - Rete Ambiente e Salute, ha parlato a communitysoccerreport, dicendo la sua sul rapporto iniziato con il Sassuolo Calcio, a partire dal Mapei Football Center certificato di recente LEED V4 BD+C: “La sostenibilità è un driver essenziale per lo sviluppo aziendale della proprietà Mapei ed emerge nei suoi migliori progetti, tra cui il Mapei Football Center, che ha ottenuto quest’importante riconoscimento. Il centro sportivo è il cuore pulsante del Club, luogo dove passiamo la maggior parte del nostro tempo e in cui squadre, staff e dirigenti si ritrovano quotidianamente. Un aspetto che sottolinea ulteriormente la necessità di avere una visione sostenibile: risparmio energetico e idrico, riduzione delle emissioni CO2, attenzione alla qualità ecologica degli interni contribuiscono al benessere delle persone. Oltre al fatto che gli edifici sono i principali emettitori di anidride carbonica, andando ad incidere sul riscaldamento globale”.

Prosegue offrendo una panoramica più ampia sull’approccio alla sostenibilità del club neroverde: “Abbiamo iniziato a piccoli passi. Uno dei primi progetti, ad esempio, è stato la realizzazione della cena di Natale 2019 in chiave assolutamente green: catering a chilometro zero con cibo e vino biologici, allestimenti ecologici, gestione della differenziata e della mobilità, intrattenimento a basso impatto ambientale e comunicazione a impatto zero. Siamo inoltre attenti al tema del plastic free e del riciclo. Un esempio: nelle sale hospitality del Mapei Stadium si utilizzano solo prodotti compostabili, e cerchiamo sempre di recuperare e riutilizzare i prodotti creati per un evento, ridando nuova vita a risorse destinate allo smaltimento”.

Il riferimento al Sassuolo diventa un assist perfetto per continuare a parlare di calcio e sostenibilità. Questa volta lo sguardo è rivolto più in generale al rapporto attuale tra queste due dimensioni: “Il mondo sta cercando di attuare un cambiamento. Tutte le imprese, dall’ambito sportivo a quello dell’automobile, dal food & beverage all’e-commerce, fino ai servizi stanno cercando (con risultati concreti) di portare avanti politiche di responsabilità sociale”. 

I migliori esempi in tal senso possiamo trovarli “in Inghilterra, dove molte squadre, dalle più blasonate come Manchester City e United, Arsenal e Chelsea, a quelle meno conosciute come il Forest Green Rovers (fiore all’occhiello di tale filosofia) hanno fatto e continuano a fare interventi concreti sul tema. Anche la Germania si sta muovendo in tale direzione grazie a club come il F.C. ST Pauli, il Magonza ed il Wolfsburg. In Olanda l’Ajax e il Den Haag, in Spagna il Real Betis e l’Atletico Bilbao, in Francia il Lione, il Nantes ed il Marsiglia stanno attuando politiche attente a tematiche eco-sostenibili. In Italia sono ancora poche le squadre che realmente stanno investendo in tale campo. Tra quelle più coinvolte possiamo ricordare Sassuolo, Roma, Juventus, Cagliari e Bologna. La cosa che più mi affascina, però, è vedere che quest’attenzione è aumentata anche tra i calciatori. Sono numerosi, più o meno famosi, quelli si stanno impegnando per un sistema calcistico più sostenibile: Bellerin, Monreal, Thorsby, Drogba e Kompany per citarne alcuni.”

Non c’è che dire, questi esempi testimoniano la presenza di una vera e propria rivoluzione green in atto, in quell’ottica di sviluppo sostenibile delineata dalle Nazioni Unite e che interessa tutti i settori. Ma quale, nello specifico, il ruolo dei Club nella creazione di valoreper la collettività? “Bisogna innanzitutto fare una premessa: non si può parlare di sostenibilità sociale se non la si lega a quella ambientale ed economica. Sono elementi strettamente connessi che, se separati, non producono lo stesso valore. Il calcio è seguito dal 42% della popolazione mondiale, ed è per questo motivo che i club potrebbero essere i principali attori di questo cambiamento. Hanno pertanto la responsabilità di far comprendere quanto tali tematiche siano importanti. Le squadre che portano avanti cambiamenti fondati su queste tre leve creano benefici non solo per sé, ma anche per l’ambiente e la comunità. Attuare ed investire in politiche sostenibili inizialmente comporta un maggior costo, ma nel lungo periodo garantisce un ritorno economico. E, infatti, i maggiori club europei si stanno muovendo in tal senso, portando benefici all’ambiente ed impattando meno su di esso così che le generazioni future possano avere le stesse nostre possibilità di usufruirne, mentre a livello sociale indicando quale sia la giusta strada da percorrere. Oggi i club devono farsi promotori di un messaggio che ispiri le persone a cambiare il proprio stile di vita e le proprie abitudini sbagliate, verso l’assunzione di comportamenti maggiormente responsabile. Come diceva Mandela: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare. Esso ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno. Parla ai giovani in una lingua che comprendono. Lo sport può portare speranza dove una volta c’era solo disperazione.”

Sezione: Non solo Sasol / Data: Lun 22 febbraio 2021 alle 17:44
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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