"Quasi 1200 giorni di dolore, sofferenza e immensa incertezza sul futuro. Non sono un eroe ma solo un ragazzo che aveva e continua ad avere un grande sogno. Spero di essere di ispirazione per chi soffre e combatte tutti i giorni. MAI PERDERE IL CORAGGIO DI LOTTARE !!!!!" scriveva ormai un po' di tempo fa Filippo Romagna al ritorno in campo. Non è stata facile la vita da calciatore di Romagna. Proprio quando sembrava lanciatissimo verso l'olimpo, quando aveva la Serie A ai suoi piedi, quando aveva convinto Roberto De Zerbi e non solo, è stato costretto a fermarsi. Non uno stop qualunque. Un vero e proprio calvario. Impossibile, purtroppo, parlare della carriera di Filippo Romagna senza parlare del dolore, degli infortuni, dei momenti negativi. Per fortuna però, ora è tutto alle spalle.

Filippo è tornato ed è tornato già da un pezzo. Prima con la Reggiana, poi con il Sassuolo. Ora si è ripreso sul campo, con le unghie e con i denti, con le lacrime e sudore (mai definizione fu più azzeccata), quella Serie A che gli era sfuggita, gli era 'rotolata' via (perdonaci Filippo) per colpa dei problemi alla rotula. Uno degli infortuni più brutti che esistano per un calciatore. Poi i problemi, le ricadute, le risalite, le salite ardite. La voglia di mandare tutto affanculo, di non lottare, di mollare. Le operazioni, i dolori, la fisioterapia, i momenti no. Tutto questo però è servito a forgiarne il carattere perché - anche se ne avrebbe fatto volentieri a meno - ora Filippo è un altro calciatore ed è un altro uomo.

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Il video che ha postato dopo il rinnovo del contratto con il Sassuolo è esemplificativo e racconta molto dei momenti vissuti. Solo lui sa quello che ha passato. Solo lui sa quello che ha provato quando quella Serie A sembrava nuovamente sfuggirgli per uno 'stupido' contratto. Il 30 giugno la scadenza naturale dell'accordo. Giorni di silenzio e di attesa dopo la grande festa per la promozione in Serie A. Ma cosa fa Filippo? Ma perché non rinnova? Sui social le immagini della vacanza con la sua splendida Ketrin e tra un po' di mare e relax anche le immagini degli allenamenti perché, come vi abbiamo raccontato in esclusiva, Filippo in quel rinnovo ci sperava. Lo voleva con tutto se stesso. E ha messo da parte anche un po' l'orgoglio accettando l'offerta neroverde: un solo anno di contratto con rinnovo automatico per un'altra stagione al raggiungimento di determinate condizioni.

E va bene così. Con la voglia di dimostrare ancora di non essere finito. Con la voglia di dimostrare di non volersi arrendere mai. Perché la storia di Filippo è una storia di resilienza, un termine che va di moda adesso, ma anche in questo caso forse il numero 19 neroverde è l'esempio più calzante. "Sei finito", "non ti riprenderai mai", "non giocherai mai più". La caduta negli inferi. I diavoli della solitudine e dell'inquietudine. E se avessero ragione? No! Col cazzo! L'inizio della scalata, il Sassuolo che gli ha teso la mano o la corda per salire la montagna. Poi un anno in Serie B e ora la rinascita. Perché la storia del Sassuolo un po' va di pari passo con quella di Filippo Romagna. Ora di nuovo in Serie A. Di nuovo insieme. Sì, Filippo, mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ’o nuost’!

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Sezione: News / Data: Gio 10 luglio 2025 alle 10:37
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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