Nel mondo dello sport, e in particolare nel calcio, l'interesse verso la cannabis è cresciuto negli ultimi anni, spinto dalla ricerca di metodi alternativi per il recupero fisico e il benessere mentale degli atleti. Tuttavia, l'evoluzione del suo utilizzo è stata accompagnata da sfide legali e normative, come il recente Decreto Sicurezza, che ha introdotto nuove restrizioni sulla cannabis light.

La cannabis nel calcio: una storia di recupero e benessere

Negli ultimi anni, diversi atleti professionisti hanno iniziato a esplorare l'uso della cannabis, in particolare del CBD (cannabidiolo), per migliorare il recupero muscolare, ridurre l'ansia da prestazione e migliorare la qualità del sonno. La ricerca scientifica ha evidenziato che il CBD, componente non psicoattivo della cannabis, può offrire benefici terapeutici senza gli effetti collaterali associati al THC (tetraidrocannabinolo) .

Ad esempio, studi hanno suggerito che il CBD può aiutare a ridurre l'infiammazione muscolare post-allenamento e alleviare il dolore cronico, rendendolo un'opzione interessante per gli atleti che cercano metodi naturali per il recupero.

La cannabis light è disponibile in diverse forme, tra cui infiorescenze, oli e capsule, e può essere utilizzata per migliorare il sonno, ridurre l'ansia e alleviare il dolore muscolare.

Il Decreto Sicurezza e le sue implicazioni

Il 4 aprile 2025, il governo italiano ha approvato il Decreto Sicurezza, che ha introdotto nuove restrizioni sulla cannabis light. Il decreto vieta la coltivazione e la vendita di infiorescenze di cannabis light, equiparandole alle sostanze stupefacenti e imponendo sanzioni penali per la produzione e il traffico illecito.

Questa mossa ha suscitato preoccupazioni tra gli operatori del settore e gli utenti, che vedono nella cannabis light un'alternativa legale e sicura per il benessere. Diverse associazioni e aziende hanno annunciato ricorsi legali contro il decreto, sostenendo che le nuove normative violano le direttive europee e danneggiano un settore che impiega migliaia di persone .

Conclusione

La cannabis nel calcio rappresenta un campo in evoluzione, con potenziali benefici per gli atleti in termini di recupero e benessere.

Tuttavia, le recenti restrizioni legislative, come il Decreto Sicurezza, pongono sfide significative per l'accesso a queste risorse. È essenziale continuare a monitorare gli sviluppi legali e scientifici per garantire che gli atleti abbiano accesso a opzioni sicure e legali per il loro benessere. La discussione sulla cannabis nel calcio è solo all'inizio, e le evoluzioni future dipenderanno dall'equilibrio tra innovazione, salute e regolamentazione.

Sezione: Non solo Sasol / Data: Ven 20 giugno 2025 alle 22:00
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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