L’attuale tecnico della Carrarese (Serie C) Antonio Di Natale ha parlato di Giacomo Raspadori, attaccante del Sassuolo Calcio che alcuni hanno anche paragonato all'ex calciatore dell'Udinese. E l'ex bomber a fine carriera ha rifiutato anche grandi club per rimanere in Friuli. Ecco le sue parole alla Gazzetta dello Sport: "Ma la scelta che ho fatto io l’ho presa in età più matura e fu soprattutto una scelta di vita: la mia famiglia stava benissimo a Udine e anche io ero felice. Non c’era motivo di cambiare. La situazione di Raspadori è diversa: quando un club come l’Inter si interessa a te ci sta che uno possa vacillare. Giacomo è un ragazzo forte, uno che farà tanta strada. E sono già più stagioni che dimostra il suo valore".

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Potesse dargli un consiglio, cosa gli direbbe?
"Suggerirei di finire l’anno al Sassuolo e poi andare con più consapevolezza in una grandissima squadra. Un conto è giocare e crescere al Sassuolo, un altro è presentarsi a San Siro, con la maglia dell’Inter e con un club che lotta per vincere lo scudetto: sicuramente ci sarebbero meno spazio e possibilità di giocare da protagonista. Almeno nell’immediato. Ecco perché sono convinto che la strada migliore sarebbe un altro anno a Sassuolo: all’Inter potrebbe mettersi in mostra entrando a gara in corso, ma sarebbe diverso".

Ma in casi del genere, non è meglio assecondare l’eventuale desiderio del giocatore?
"Il Sassuolo è un club serio, in cui è cresciuto e dove è stimato. Se ci fosse questa possibilità, lo lascerebbero libero di decidere. Se la voglia di Inter sarà più forte di tutto, sarà giusto lasciarlo andare, per il bene di tutti".

Dove si aggiungerebbe a un pacchetto di grandi attaccanti.
"Anche Raspadori è un profilo da grande squadra: è un tipo sveglio, che vede bene la porta e sa giocare in più posizioni. È un giocatore alla Sanchez per intenderci: può fare la prima o la seconda punta e ha delle caratteristiche perfette per giocare accanto a Lautaro o Dzeko, ma pure con Correa o Sanchez. E poi ha valori umani importanti, come Tonali al Milan: ragazzi umili con i piedi per terra e il desiderio di diventare protagonisti ad alti livelli. Chi prende giovani così, fa sempre un affare...".

Raspadori ha segnato solamente un gol in questa stagione.
"Nel mio secondo anno a Udine venivo da una stagione da 28 reti, poi è arrivato Guidolin e per le prime sette gare non riuscivo segnare. In questi casi bisogna stare sereni, non vivere con assillo il desiderio di gol ma pensare a giocare di più per la squadra. Il gol viene da solo e una volta che ti sblocchi è tutto in discesa. Esistono periodi in cui fai cento tiri e non prendi la porta e altri che come la tocchi, la butti dentro".

L’esperienza in Nazionale poi lo ha arricchito.
"L’azzurro ti aiuta a maturare in fretta. Io, quando venivo convocato, cercavo di rubare i segreti ai campioni che giocavano con me. E lui avrà fatto lo stesso, vincendo pure l’Europeo".

Ecco, magari vorrebbe subito giocare in Champions?
"Ripeto, io chiuderei l’anno al Sassuolo e poi andrei. In questi casi il treno non passa solo una volta: se l’Inter c’è oggi, ci sarà anche in estate. E magari a luglio arriverà il Real o un’altra big d’Europa. Alla fine, tutto dipende da cosa fai sul campo e al Sassuolo avrebbe ancora mesi da protagonista. Raspadori ha talento e l’età è dalla sua parte".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 10 novembre 2021 alle 09:23
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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