Il Sassuolo è di nuovo tra le grandi del calcio italiano. La squadra neroverde, di proprietà di Mapei, ha conquistato la promozione in Serie A con largo anticipo, ottenendo la certezza matematica già il 13 aprile. Meno di un mese dopo è arrivata la vittoria del campionato.

La stagione 2024-25 ha segnato l’esordio di Francesco Palmieri come direttore sportivo, dopo anni alla guida del settore giovanile. Palmieri, con la sua consueta umiltà, ai microfoni di Realtà Mapei si definisce “al posto giusto nel momento giusto”, ma il suo contributo è stato determinante per il ritorno in Serie A. Il percorso non è stato semplice: “Tra agosto e ottobre abbiamo faticato, ma eravamo preparati. Dopo tre mesi, abbiamo trovato il ritmo giusto”.

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Il segreto del successo? Una società unita e scelte condivise. La proprietà Mapei, i dirigenti e l’allenatore Fabio Grosso hanno lavorato insieme verso un unico obiettivo. L’amministratore delegato Giovanni Carnevali ha preso decisioni coraggiose, premiate dai risultati. “L’obiettivo era tornare subito in Serie A, e l’abbiamo centrato”, sottolinea Palmieri.

Nonostante la Serie B, molti giocatori del Sassuolo erano già richiesti da club di Serie A. Laurienté ha chiuso la stagione con 18 gol e vincendo il titolo di capocannoniere e MVP del campionato, ma anche Pierini e Berardi si sono messi in luce. Il capitano è riuscito a recuperare dopo l’infortunio di inizio stagione. “Vorrei però dare merito a tutta la squadra: tutti hanno seguito alla lettera gli schemi di Grosso”, spiega Palmieri. Un plauso anche ai giovani del vivaio, come Lipani e Volpato, che si sono rivelati fondamentali per la promozione

Il Sassuolo ha potuto contare su un pubblico sempre più numeroso e appassionato, anche in trasferta. “Non è facile per una città di 41.000 abitanti, circondata da province con squadre storiche, ma stiamo migliorando”, osserva Palmieri.

Guardando al futuro con umiltà

La prossima sfida sarà trattenere i giocatori più richiesti e affrontare il dodicesimo campionato di Serie A con la giusta mentalità. “Non dobbiamo pensare al passato, anche se recente e bello. Nel campionato 2025-26 l’obiettivo sarà salvarsi, con umiltà. E non dimentichiamoci del settore giovanile, che resta l’anima della società”, conclude Palmieri.

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Sezione: News / Data: Mar 20 maggio 2025 alle 19:30
Autore: Sarah G. Comotto
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