È stato presentato l’organico nazionale di arbitri, assistenti e osservatori per la Stagione Sportiva 2025/2026. L’AIA sta cambiando e molto cambierà ancora sia dal punto di vista tecnico (Rocchi confermato in A e B, Orsato fino a prova contraria in C, Braschi in D), tecnologico (In-stadium VAR announcement, l’annuncio allo stadio dopo OFR o una revisione particolarmente lunga, ci sarà subito anche in serie A, mentre in C e nella A femminile ci sarà il Video Support o VAR light, ovvero senza squadra nel VOR), generazionale (arbitri più giovani e più forti), associativo (dal 2026-27 ci sarà la figura del Direttore Tecnico così da evitare "ingerenze politiche" come le ha definite Zappi) ed economico (con il TFA, il trattamento di fine arbitraggio che è stato deliberato in consiglio federale). 

Si punta dunque sempre più alla trasparenza, come dimostra la conferma di “Open VaR”, il programma di DAZN che trasmette le conversazioni tra arbitri e sala Var. "Siamo profondamente soddisfatti dalla possibilità di comunicare in trasparenza, quello che a noi non piace è il diritto immediato di critica, che rischia dimettere in difficoltà i rappresentanti degli arbitri in studio. In pochi ammettono gli errori come noi, ma serve sempre rispetto".

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Queste le parole del presidente dell’AIA Antonio Zappi riprese da TMW: “Ringrazio la Federazione, il rapporto è sempre molto positivo perché c’è continuo bisogno di ricerca per migliorare. Da qualche ora sono stati pubblicati i nuovi regolamenti, diamo continuità ed esecuzione ai principi formatori che ci siamo dati all’interno della FIGC. Ci sono alcune novità, alcune riforme hanno bisogno di valutazione e consolidamento. Alcune riforme partiranno con la prossima stagione.

È nostra intenzione immaginare un futuro all’interno dell’Associazione sempre più ancorato alla valorizzazione delle migliori qualità tecniche, facendo venire meno quei problemi che per l’AIA derivavano da una contaminazione e interferenza di atteggiamenti politici. Con il nuovo regolamento vogliamo codificare una nuova figura, quella del direttore tecnico, è una figura che starà a stretto contatto con l’organo di Governo. Il presidente però deve fare il presidente, il CdA gestirà le funzioni come organo di Governo e chiederà il supporto a un’area tecnica che dovrà indicare i migliori elementi dal punto di vista tecnico dell’Associazione. È una riforma che cambia i connotati dell’Associazione.

La giornata di oggi è importante per l’AIA, nell’immediato sono stati formati gli organi per la Stagione 2025/2026. La Federazione ha bisogno di proteggere i suoi arbitri, abbiamo chiesto alla politica quel supporto che la politica ha recepito e gli arbitri, alla stregua di medici e insegnanti, ottengono quella tutela codificata dal codice penale. Gli arbitri sono patrimonio di tutti, non solo del calcio ma di tutta la società civile. Portano legalità dove spesso viene meno, era un’esigenza vedere riconosciuta questa tutela. La Federazione ha istituito un’osservatorio per monitorare la violenza nei confronti degli arbitri, serviranno risposte importanti e respingere chi non ama il nostro mondo”.

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Sezione: News / Data: Mer 02 luglio 2025 alle 19:34
Autore: Manuel Rizzo
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