Spero non si offendano i protagonisti della foto se ho deciso di pubblicare un'immagine della serata di venerdì durante la festa dei tifosi che ci immortala con una birrozza in mano. Qualcuno adesso potrà dire: ah, ecco come fa a scrivere quegli editoriali! In realtà la cosa incredibile è che non ho bisogno di essere in uno stato alterato per scriverli. Non so se sia un bene ma è così! Finito il campionato, è tempo di feste. Mi piace sottolineare la due giorni della festa del tifo neroverde. Un bellissimo momento di aggregazione allo stadio Ricci (unica casa) in cui ho avuto anche il piacere di fare quattro chiacchiere con alcuni di voi e di passare dei bei momenti tra un sorso di birra e una risata. Potrei anche raccontare quello che ci siamo detti, ne uscirebbe fuori un bel titolone o un bell'editoriale da stampare e da appendere anche al Bar Luana, ma preferisco soffermarmi solo sulla lodevole iniziativa dei tifosi, il resto lo tengo per me.

Quest'anno ha vinto il Sassuolo, è vero, ma hanno vinto soprattutto i suoi tifosi! Non è retorica, non è populismo, è la pura verità! La retrocessione - paradossalmente - è servita a compattare l'ambiente. Pochi ma buoni. Sono rimasti quelli che hanno davvero a cuore il Sassuolo e che ogni giorno pensano ai colori neroverdi, onorandoli e portandoli in giro, che sia al mercato, in fabbrica, in ufficio e poi nel weekend allo stadio. Qualcuno si è aggiunto e, come ho già avuto modo di sottolineare, è bello vedere un tifo più compatto. Se la retrocessione è servita a unire di più all'ambiente, allora un anno di B non ha fatto poi così male (però basta con la Serie B eh, abbiamo imparato la lezione).

Applausi a tutti voi dunque, che avete seguito la squadra in ogni dove, avete fatto km, superato gli ostacoli, avete organizzato e partecipato alle coreografie, avete perso la voce, vi siete abbracciati, avete gioito, avete pianto, vi siete arrabbiato, avete bestemmiato, vi siete ubriacati, avete speso il vostro stipendio solo per quei due colori perché "da quando sono nato tu mi fai impazzire, la maglia neroverde è bella da morire".

Ho voluto essere presente ad entrambe le serate portando anche la mia famiglia sabato ed è stato molto bello vedere tutta la gente che ha raggiunto lo stadio Ricci per passare dei momenti sereni in famiglia, in amicizia, uniti da quei due colori. Sassuolo è un sentimento che unisce. Sassuolo è una famiglia. Sassuolo è qualcosa di unico ed è veramente difficile da spiegare a chi non lo vive tutti i giorni. Io lo capisco ogni giorno di più e non posso che essere contento dei complimenti che mi fate, dell'affetto che mi date, delle birre che volevate offrirmi l'altra sera. Bellissime serate da far diventare una tradizione, da riproporre ancora per aumentare maggiormente quello spirito di comunità che si è respirato a pieni polmoni nelle due serate al Ricci, magari per festeggiare la salvezza l'anno prossimo perché, semmai ve lo foste dimenticato, l'anno prossimo gioco all'Olimpico!!!

Sezione: Editoriali / Data: Dom 18 maggio 2025 alle 16:50
Autore: Antonio Parrotto
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