Brescia parte lesa e vittima di una truffa internazionale? Stando a quanto riportato da Nicola Binda nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il Brescia teme di esser stato vittima di un raggiro ed è quello che ribadirà il club attraverso i suoi legali di fronte alla Procura federale. Una truffa che sarebbe stata messa in atto dall’agenzia che gli ha venduto crediti di imposta, rivelatisi in seguito inesistenti, rientrando in una maxi truffa all’Unione Europea da 600 milioni di euro!

I documenti dell’acquisto sono già stati inviati alla Covisoc. Ma non solo perché il club del presidente Massimo Cellino ha a disposizione la conferma dell’adesione al servizio di codifica Isin da parte della Banca d’Italia. Il problema per il Brescia è che tutto questo non avrebbe valenza a livello sportivo con la penalizzazione in arrivo che resterebbe tale perché il mancato rispetto delle scadenze dei pagamenti di IRPEF e INPS non si può discutere, e il legale rappresentante club bresciano si trova davanti alla responsabilità legale del fatto. Il Brescia potrà dimostrare la sua buona fede a livello penale.

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Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente del Brescia, Massimo Cellino, ha parlato della vicenda: “Sono una vittima, non ho mai truffato nessuno. Casomai sono stato io a essere raggirato. Dovrei andare in ospedale per un intervento, ma poi corro il rischio di ritrovarmi i tifosi sotto la finestra. Torno in Italia il 16 febbraio, entro in ufficio e mi informano che il responsabile finanziario Luigi Micheli si è dimesso. Non solo, poi scoprirò anche che mi ha rubato dei soldi. Il giorno seguente, il 17, è la data indicata per il pagamento degli stipendi dei giocatori relativi al trimestre novembre-gennaio. Quindi mi rivolgo al commercialista“.

"Parliamo dello Studio Associato Gamba di Brescia che ci offre consulenza da oltre sei anni e si occupa regolarmente delle buste paga e dei nostri F24. Lui mi ha suggerito di affidarmi al Gruppo Alfieri spv per il versamento dei contributi attraverso la compravendita legale dei crediti di imposta. Mi fanno passare per truffaldino, come se io conoscessi questo Alfieri. Ma chi lo aveva mai sentito nominare prima? Mi sono fidato. Abbiamo chiesto in totale 2,2 milioni in crediti di imposta. Non solo a febbraio ci siamo rivolti al Gruppo Alfieri ma anche a marzo e in aprile, così da poter pagare in tempo gli stipendi.

Ora le mostro il documento che mi fornì brevi manu il dottor Gamba per darmi certezze. È la conferma di adesione al servizio di codifica Isin, prodotta dalla Banca d’Italia. È un falso? Non so. Ma mica sono io il professionista. È il commercialista che avrebbe dovuto fare delle ricerche. Peraltro anche alla Covisoc abbiamo inoltrato questo certificato insieme al contratto di acquisizione del credito. Oltre alla quietanza e copia del nostro pagamento alla società cedente effettuato nelle tre diverse occasioni.

Il mio commercialista mi ha rassicurato dicendo che quel gruppo faceva tante operazioni anche con aziende importanti e ci avrebbe fatto risparmiare il 23%. Mi dipingono nella migliore delle ipotesi come un imbecille, nella peggiore come un delinquente. Ma chi cavolo ha mai visto questo Alfieri? 

Come mai l’Agenzia delle Entrate non si è accorta prima? E questi sapientoni della Covisoc (la commissione che vigila sui conti del calcio, ndr) perché non ci hanno messo in guardia per tempo? Mi fa rabbia perché in 36 anni di calcio non ho mai ricevuto una sanzione per un ritardo di pagamento e anche quando il pallone è stato spazzato via da Calciopoli sono uno dei pochi ad essere rimasto in piedi. In questo calcio non ci rimango più. Non è quello che conosco, voglio vendere il prima possibile. Prossima mossa? Trovare un grosso burrone e buttarmici dentro“.

Intanto si muove la Salernitana con un ricorso al CONi: "L’U.S. Salernitana 1919 ribadisce il proprio sconcerto per il provvedimento di rinvio a data da destinarsi delle gare di playout alla vigilia dello svolgimento di quella d’andata, adottato senza alcuna consultazione ufficiale delle società coinvolte ed il coinvolgimento dell’assemblea di Lega. Il tutto in assenza di evidenze certe di fatti idonei ad incidere sulla classifica. Pertanto, il club comunica di aver adito il Collegio di Garanzia del CONI entro il ristretto termine dei due giorni previsto nella misura in cui tale provvedimento possa riflettersi sulle iscrizioni ed ammissioni alla prossima stagione sportiva. La società adirà poi il Tribunale Federale Nazionale, affinché serenamente possa esserci una valutazione degli organi terzi della Giustizia Sportiva, a tutela degli interessi economici e morali dell’U.S. Salernitana 1919 e della sua tifoseria".

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha detto la sua sulla vicenda usando toni forti: "Si tratta di una decisione vergognosa, sconcertante, da paese del quarto mondo, non da paese civile. Ci auguriamo che non facciano marchette a livello nazionale. Credo che la Salernitana debba combattere fino all'ultimo minuto. Saremo vicini alla squadra. Si sta determinando un clima di promozione di tutto lo sport. Il Napoli gioca venerdì e si gioca lo scudetto. Per quanto riguarda la Juve Stabia, devo ringraziare i tifosi, la società, perché hanno dimostrato di essere sportivamente, assolutamente, corretti. Hanno dato una mano, indirettamente, anche alla Salernitana per gli ultimi incontri. L'Avellino ha avuto la promozione. E' un momento molto bello per il calcio della regione Campania. Sarebbe davvero un delitto penalizzare con giochi romani la nostra squadra. A Brescia tutta la nostra solidarietà e il nostro affetto. Se hanno problemi, portino il campionato a 22 squadre e così ci stanno dentro tutti. Ma non è tollerabile quello che è accaduto".

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Sezione: News / Data: Gio 22 maggio 2025 alle 14:35
Autore: Sarah G. Comotto
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