Se c'è una cosa che ho sempre odiato sono le lamentele sugli arbitri. Premessa: mister Dionisi ha espresso sempre con garbo, in maniera molto educata, civile e pacata, con il sorriso e senza mai alzare la voce le sue perplessità - per usare un eufemismo - sulle recenti direzioni arbitrali (e ce ne fossero di persone e di lamentele così). E non lo ha fatto a sproposito. Non è la prima volta che capita ma dopo 7 giornate sono già diventate troppe. Sia le lamentele che le sviste. Ma andiamo avanti, pensiamo a cosa va e a cosa non va, con l'errore di Pairetto su Defrel che sicuramente ha avuto un peso nell'economia della gara. Basta creare alibi ai giocatori. Si rischia di perdere energie inutilmente, si rischia di perdere il focus. Piaccia o non piaccia, questa squadra ha perso 2 titolari, Locatelli e Caputo (Marlon era il 12° uomo, ha una media di 20 presenze a stagione, poche per essere definito titolare, se vogliamo il Sassuolo si è indebolito lasciandolo andare e rimpiazzandolo con Goldaniga) e ha ringiovanito ulteriormente la rosa. Ok. Ma non va data la colpa ai giornalisti se viene messa pressione addosso a un classe 2000 ma già campione d'Europa con la Nazionale e a un classe '99 che viene da una stagione in doppia cifra tra Serie A e Coppa Italia (capocannoniere della manifestazione con 4 gol per il 2° anno di seguito) e che in estate è stato cercato da Inter, Juventus, Milan e altre big straniere.

Ci vuole tempo, quello sì, ma le pressioni ai due giovani in questione le hanno messe innanzitutto società e mister con le scelte fatte sul mercato, non certo i giornalisti! Il Sassuolo ha 7 punti dopo 7 giornate. Pochini per quanto espresso in campo da questa squadra che forse ora dovrebbe essere alla pari del Bologna, a ridosso della zona Europa. Era lecito aspettarsi qualcosa in più. Pochi gol realizzati, probabilmente questo uno dei fattori decisivi. Hanno segnato solo 4 elementi: Berardi (tre gol, sempre sia lodato), Djuricic (2, già finito l'effetto magico?), Raspadori e Traore. Non mancano solo i gol delle punte ma mancano le reti di Boga e Scamacca, di Defrel (ah quanti errori in zona gol), di Frattesi (è una mezz'ala che ha in canna almeno 5 gol a stagione ma il ruolo non gioca a suo favore), qualche gol può farlo anche Maxime, i difensori centrali Chiriches e Ferrari, anche Toljan e Muldur hanno dimostrato di poter fare qualche golletto. Ed è impossibile conoscere l'apporto dei nuovi ma soprattutto Harroui qualche gol lo ha sempre fatto ma sin qui ha giocato poco. Mai visto Matheus Henrique.

Insomma, il potenziale è ancora inespresso. A Dionisi il compito di trovare la ricetta giusta per risollevare le sorti di una squadra che ha collezionato 2 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte con 7 gol fatti e 9 subiti. Tre punti di margine sulla zona rossa, 4 di ritardo sulla zona Europea. Un Sassuolo dunque nel limbo che deve decidere cosa fare da grande. Dunque basta alibi, complimenti e anche lamentele. Potenzialmente (è un parere del sottoscritto), questa, al netto delle cessioni, resta una squadra da 9°-10° posto. Come scritto a inizio stagione, Fiorentina e Torino si sono rinforzate e possono finire sopra. I viola sembrano nettamente più forti e potrebbero arrivare almeno ottavi. Il Toro potrebbe piazzarsi tra il 9° e il 10° posto. E diciamoci la verità, finire sotto al Bologna, alla Sampdoria, al Verona stesso, all'Udinese, al Cagliari o al Genoa, all'Empoli, non sarebbe un ottimo risultato. Ma, ovviamente, è presto per le sentenze. Bisogna continuare a riporre fiducia nel nuovo allenatore. Siamo all'inizio di un nuovo ciclo. Sono cambiate diverse cose (non tante). Anche Di Fra e De Zerbi ebbero i loro problemi. Dunque, bisogna remare tutti dalla stessa parte, quella della società, del tecnico e della squadra. Il potenziale c'è. La sensazione è che questo Sassuolo possa regalare ancora grandi soddisfazioni. La prima ora di gioco con l'Inter insegna (ma non segna?).

Sezione: Editoriali / Data: Lun 04 ottobre 2021 alle 10:18
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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