Devo dire la verità, speravo in un controverso episodio arbitrale durante Sassuolo-Roma per poter fare un titolo sul furto al Louvre con un montacarichi. Tempo fa ho visto un documentario sul furto dell'Urlo di Munch a Oslo che ha coinvolto Pål Enger, ex calciatore professionista, e anche quello era avvenuto in maniera alquanto bizzarra, con una semplice scala fuori dal museo durante le Olimpiadi in Norvegia del '94. Ma la sicurezza nei musei? Altro che La casa di carta e i piani diabolici e cervellotici! C'è più sicurezza per entrare a guardare una partita di calcio in uno stadio! Nessun controllo per Rino Gattuso, c.t. della nazionale azzurra, una leggera sbirciatina alla mia borsa di lavoro e dentro per Sassuolo-Roma.

Primi 10 minuti di marca neroverde con Fadera, la mossa a sorpresa di Grosso, on fire. Angelo Mangiante Angelo da bordocampo ha parlato di Sassuolo sorpreso dalla mossa di Gasperini, ovvero Cristante più alto (e durante la gara, specie nel primo tempo quella mossa ha infastidito i neroverdi), ma in realtà all'inizio è stato il Sassuolo a sorprendere i giallorossi. Poi il gol ha spostato l'inerzia della gara. Un gol arrivato per una leggerezza iniziale di Berardi. Ne abbiamo parlato nel primo episodio di #ShottiniNeroverdi insieme al collega Nicolò Caruso e ci sono stati molti commenti discordanti: meritava la Roma? Meritava una vittoria con uno scarto più ampio? Il Sassuolo avrebbe meritato di più?

Iniziamo dai numeri: un solo tiro in porta da parte del Sassuolo. I neroverdi contro la miglior difesa del campionato (3 gol subiti, Svilar è a quota 5 clean sheet su 8 giornate) ha faticato ma ha anche creato. Nei tiri in porta non si contano le occasioni di testa di Thorstvedt che non sono finite nello specchio come non si conta la svirgolata di Pinamonti dall'interno dell'area nel secondo tempo, forse l'occasione più nitida dei neroverdi. La Roma ha calciato 8 volte nello specchio e Muric è stato protagonista ancora una volta, parando il parabile. Poi però c'è stato anche il palo di Pellegrini, i colpi di testa di Dovbyk e Soulé dall'interno dell'area, la punizione di Dybala sull'esterno della rete, il piattone destro di Wesley tutto solo, un altro tiro di Wesley respinto da Koné. Insomma, le occasioni non sono mancate da una parte e dall'altra ma la sensazione è stata di una Roma comunque in controllo della gara e che ha meritato di vincere e forse avrebbe meritato di farlo con un paio di gol di scarto (0-2 ma anche un 1-3 perché il Sassuolo un golletto lo avrebbe meritato).

Io credo che i giudizi siano sempre offuscati dal risultato. A San Siro con l'Inter - ne resto convinto - il Sassuolo meritava di perdere con uno scarto più largo ma è finita 2-1 e in pieno recupero ha anche 'rischiato' di pareggiarla. Ieri non ha 'rischiato' di pareggiarla ma è stato tenuto in vita dalla Roma fino all'ultimo, che ha sprecato tanto, più del Sassuolo. Poi, quella di ieri resta una prova buona e incoraggiante sotto tanti aspetti, con il risultato che ti permette comunque di guardare con ottimismo ai prossimi impegni. Una prova buona, anche nell'approccio e nel lavoro di squadra, che non cancella la crescita dell'ultimo periodo e che ti permette di andare ad affrontare le prossime gare con Cagliari e Genoa (altri due scontri diretti) con positività. Perché il campionato del Sassuolo è quello lì. Negli scontri diretti sin qui ha ottenuto 7 punti in 4 partite e deve continuare a viaggiare su questa media per centrare l'obiettivo di una salvezza tranquilla.

P.S.

Stavolta il P.S. non lo faccio su "Sesso di Colpa", il libro che ho scritto e trovate su Amazon a questo link ma lo faccio su Berardi, augurandogli una pronta guarigione dopo lo scontro di gioco con Cristante. Sono già arrivate notizie confortanti. Esami negativi e il suo post "Tutto ok". Bene così.

Sezione: Editoriali / Data: Lun 27 ottobre 2025 alle 11:38
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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