"Lui è il Tarik e io il Volpato, siamo in società, di noi ti puoi fidar". Da oggi nella playlist neroverde, visto che siamo in tema di Wrapped su Spotify, c'è una nuova canzone. Rivisitata naturalmente. Manca Domenico Berardi ma quest'anno il Sassuolo (tenetevi forte perché sto per dire una 'bestemmia') sembra poter fare a meno anche di Berardi! Lo dicono i numeri, che di solito dicevano il contrario. E i numeri non mentono (quasi) mai. Tre partite senza Berardi quest'anno e tre vittorie con Volpato protagonista. Mimmo non era in campo contro il Verona e il Cagliari in trasferta e ieri contro la Fiorentina e il Sassuolo ha collezionato 9 punti!

Incredibile ma vero. In realtà, almeno per ieri, c'è una spiegazione mistico-(il)logica. Domenico Berardi non era in campo a sostenere la squadra, è vero, ma era allo stadio ad aiuta e incitare i suoi compagni, facendo sentire la sua presenza. La maglia del numero 10 del Sassuolo era infatti appesa all'interno dello spogliatoio prima della gara con la Fiorentina. Sempre lì. Nel suo armadietto. "La numero 10 'veglia' su di voi" sembrava essere il messaggio mandato da club. E lo spirito di Mimmo ha vegliato in particolare sul suo sostituto, o se vogliamo allargare il giro, su due mancini d'eccezione presenti nella rosa di mister Fabio Grosso: Cristian Volpato, che si è preso la scena ieri contro la Fiorentina nella vittoria per 3-1 insieme al suo amico fraterno Tarik Muharemovic.

E forse non è un caso che nel giorno di Volpato anche Tarik abbia deciso di salire in cattedra, prima con un lancio 'alla Berardi', una sventagliata a tagliare il campo e a innescare il numero 7, poi con un colpo di testa su calcio d'angolo del bosniaco per il gol del sorpasso sulla viola, proprio agli sgoccioli del primo tempo. "Veramente top. Ci siamo detti dopo il gol 'io e te', oggi 'io e te'. Sono contento che lui stia facendo queste cose, è un giocatore veramente forte. Dopo l'assist a lui è come se avessi fatto io gol". "Io e te". Il gatto e la volpe. Il Tarik e il Volpato.

E dire che le cose non si erano messe benissimo, con l'ennesima (sigh!) uscita sbagliata di Muric (che poi non ne ha sbagliata più una) e il rigore trasformato da Mandragora dopo una lite condominiale con Kean e Gudmundsson. Ma Volpato, proprio lui, ha raddrizzato le cose. Sembrava di rivivere Sassuolo-Pisa: svantaggio iniziale su rigore e poi pari immediato con un gol 'sinistro'. Ma stavolta in realtà gli sceneggiatori hanno scritto un finale completamente diverso perché Muharemovic e Koné l'hanno ribaltata e poi chiusa. Perché il Sassuolo ha giocato una grande partita, saltellando sui cadaveri di una viola in decomposizione. La Fiorentina infatti si è squagliata al primo pericolo, il Sassuolo che in questo momento è più squadra e vive una situazione mentale e fisica diversa, ha avuto in pugno la gara, non ha più sofferto e l'ha vinta con merito. Io onestamente non so se questa Fiorentina si potrà salvare. È da inizio campionato che sento dire: "eh ma tanto vince la prossima", "eh ma servono 10 vittorie", "eh ma la Fiorentina non retrocede". Intanto son passate 14 partite e la Fiorentina ne ha vinte 0. Io penso che quando si cade in questo vortice è poi davvero difficile uscirne. Si possono cambiare uomini, dirigenti, allenatori, ma non è facile venire a capo di una situazione così intricata.

Come sapete non mi piace parlare di arbitri, io molte volte non ricordo i precedenti, non ricordo cosa ha combinato in passato ma devo dire la verità quando ho letto di Pairetto e l'ho abbinato all'accoppiata con la Fiorentina ultima in classifica e con 0 vittorie ho avuto i brividi. Piccoli brividi di paura perché temevo potesse combinarla grossa. E al netto di due decisioni secondo me azzeccate (il rigore c'era ed era giusto annullare il secondo gol di Volpato) l'arbitro di Nichelino è mancato nella gestione della gara e degli altri cartellini, come ad esempio il mancato giallo a Mandragora a metà campo e a metà primo tempo, che poteva cambiare la partita del numero 8, poi ammonito al 96'. E se ha fatto infuriare un 'mite agnellino' come Fabio Grosso che in campo stava per scagliarsi a muso duro con l'arbitro vuol dire che Pairetto l'ha combinata davvero grossa!

P.S.

Dopo l'articolo, scorrendo sotto a questa pagina (e non solo) trovate la seconda puntata del podcast "5 minuti neroverdi", online su Spotify. Sosteneteci!

Sezione: Editoriali / Data: Dom 07 dicembre 2025 alle 19:50
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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