"Quanti passaggi ho fatto, rimango qui e li guardo. Nessuno prende vita. Questa partita è pigra". Immagino quanto sia stato bello guardare in tv Zona DAZN sabato pomeriggio alle ore 15 con le due sfide salvezza tra Lecce-Sassuolo e Pisa-Hellas Verona. Uno attende tanto la fine della sosta per le nazionali e il ritorno della Serie A che poi è 'costretto' ad assistere a questi 'spettacoli'. E adesso chi mi restituisce il tempo che ho perso? Diciamoci la verità, Lecce-Sassuolo non resterà negli annali e non entrerà nella storia come una delle partite più divertenti dell'ultimo decennio di Serie A. E pensate che mi sono dovuto sorbire anche Lecce-Sassuolo Primavera oggi alle 13, una sorta di noiosa prosecuzione della gara di ieri. Sembrava di rivedere le stesse squadre, le stesse scene, solo con i protagonisti in campo più giovani di qualche anno. Non è stato il mio weekend fortunato!

Dopo questo pippone 'alla Saviano' sono indeciso se proseguire nella mia invettiva o se parlarvi della partita. Ma è davvero la pirateria che uccide il calcio o anche questo brutto spettacolo? Diciamo che il Sassuolo e il Lecce sono partiti con un solo intento: primo, non prenderle! Il diktat era quello, sia da parte di Di Francesco che da parte di Grosso. Entrambe venivano da due risultati utili consecutivi e un pareggio permette di allungare la striscia e di guardare al futuro con maggiore ottimismo, soprattutto in casa Sassuolo, perché 10 punti dopo 7 giornate e 7 punti nelle ultime 3 (tre scontri diretti) restano comunque un ottimo bottino. Non so voi, ma io fossi stato in Fabio Grosso avrei firmato prima per 7 punti contro Udinese, Verona e Lecce!

"Muoio senza morire. In questi pareggi usati". Lecce e Sassuolo si sono accontentate. Un punto a me, un punto a te e tutti felici e contenti. Io sono stato meno contento di assistere alla partita dal punto di vista tecnico. Tanti, troppi errori, frutto anche di un terreno di gioco che non sembrava essere all'altezza della situazione (ma questo è un problema che riguarda molte società di Serie A) e con una sosta per le nazionali che non ha permesso a Grosso di utilizzare Koné e Fadera, rientrati tardi dalle gare con Canada e Gambia. Con il successo contro l'Hellas Verona, il Sassuolo ha interrotto una striscia di 15 gare fuori casa senza vittoria in Serie A (3N, 12P) e di 27 gare esterne con sempre almeno un gol subito, ora ha portato a casa il 2° clean sheet consecutivo (impresa che non riusciva dal settembre del 2022). Con quella di ieri, quattro delle cinque partite disputate al Via del Mare tra Lecce e Sassuolo tra Serie A e Serie B sono terminate in pareggio.

Ci troviamo, come ho già scritto, di fronte a una mutazione genetica del vecchio Sassuolo. Sta cambiando il Dna neroverde. Difesa solida, poi si prova a vincere con le ripartenze. Grande solidità difensiva nonostante l'assenza di Muharemovic, uno dei migliori in questo avvio, non si è fatta sentire (ma non c'erano dubbi sulla prova di Romagna) e Muric che per una volta non è stato costretto agli straordinari. Onestamente, sentir dire da Lecce che i salentini hanno 2 punti in meno mi fa ridere. Era una gara da pareggio scritto. Un'occasione con Stulic per il Lecce nel primo tempo e la sensazione di un Sassuolo non proprio sul pezzo, probabilmente che si stava per cullare sugli allori forte delle due vittorie consecutive ottenute in precedenza, ma nel secondo tempo è stato il Sassuolo ad avere le occasioni più nitide con la ripartenza di Laurienté (ma perché quel passaggio?) e con la doppia chance di Berardi, senza dimenticare il tacco illuminante per Matic che inspiegabilmente ha perso tempo.

Tutto sommato però va bene così. Il pari per quanto fatto (e non fatto) vedere dalle due squadre è il risultato più giusto. Qualche rammarico, soprattutto per non averci provato perché il Lecce (non me ne voglia il buon Di Francesco), nonostante la buona volontà e una buona fase difensiva, non è apparso così irresistibile. "Ah, è la cumbia della noia. È la pizzica della noia...total".

P.S.

Ho scritto un libro. Si chiama "Sesso di colpa" e come potrete evincere dal titolo non ha nulla a che vedere con il calcio. "Sesso di Colpa" è molto più di una semplice raccolta di racconti a sfondo erotico: è un viaggio audace e provocatorio nelle zone più oscure e complesse della nostra società, attraverso otto storie che intrecciano il tema del sesso come filo conduttore e metafora di molteplici aspetti della vita quotidiana. Trattati alla mia maniera e scritti con lo pseudonimo di malAPenna. Inutile dirvi che mi farebbe molto piacere nel caso in cui voleste darmi fiducia. Vi assicuro che è molto più divertente di Lecce-Sassuolo.

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Sezione: Editoriali / Data: Dom 19 ottobre 2025 alle 17:04
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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