Qualche ora prima dell'inizio di Cagliari-Sassuolo mentre ero in collegamento con gli amici di Centotrentuno un tifoso del Cagliari mi ha fatto una domanda: "Firmeresti per il pareggio?". La risposta, come nei migliori libri (sì un po' come il mio "Sesso di Colpa" che potete comprare su Amazon) ed editoriali pieni di suspence ve la rivelo solo alla fine dell'editoriale. Il Sassuolo ha trovato la quarta vittoria del suo campionato imponendosi con il punteggio di 2-1 in casa del Cagliari. Quota 13 punti per una agevole posizione di classifica che permette di iniziare anche a fare qualche pensierino più in là e di allontanare anche lo spettro del campionato 2023/2024 (dopo 8 giornate il Sassuolo di Dionisi che poi retrocesse aveva conquistato 10 punti) ma questo fatelo scrivere a noi giornalisti o fatelo scrivere nei commenti ai tifosi.

Già, i tifosi. Già, i giornalisti. Tutti a chiedere la panchina per Andrea Pinamonti. Tutti a parlare di una chance per Walid Cheddira. Poi per fortuna l'allenatore fa le sue scelte e chi mette in campo se non il contestato Andrea Pinamonti? E chi ti fa gol a Cagliari portando il Sassuolo sullo 0-2 momentaneo e mettendo in discesa la gara? Gà, proprio lui. Sì, è lui o non è lui? Cerrrrrto che è lui. Il Pina, autore di 3 gol nelle prime 9 giornate di campionato e in media per chiudere nuovamente in doppia cifra. Un attaccante che non ha mai fatto breccia nel cuore di (tanti) tifosi neroverdi e che tra qualche prestazione soporifera e qualche prestazione importante continua zitto zitto a fare il suo mestiere: prendere botte e fare gol. Non è - l'ho già scritto e lo ribadisco - un attaccante da 'doppia doppia' cifra, difficilmente lo vedremo fare 20 gol in A in una stagione ma è il centravanti azzurro più prolifico del torneo dopo Bonazzoli della Cremonese e ha lo stesso numero di reti realizzate di Thuram, Lautaro Martinez e Vlahovic, più di Dovbyk, Kean, Castellanos, Hojlund. Non male! E meno male che Grosso ha deciso di fare di testa sua. Certo, i detrattori potranno dire: e se Chedirra ne avesse fatte 3? Tutto può essere, ovvio, intanto però il tecnico neroverde ha avuto ragione. Ovviamente, fino alla prossima mossa sbagliata!

Vincere a Cagliari (nonostante in questa stagione i sardi abbiano collezionato 3 sconfitte e un pareggio) non è mai semplice. Il Sassuolo non vinceva con il Cagliari dal 2019 (3-0 nell'era De Zerbi) e veniva da due sconfitte consecutive contro i rossoblù, l'ultima dolorosissima che è valsa la retrocessione aritmetica in Serie B, ricordate? Il Sassuolo si è preso la sua rivincita (e Thorstvedt ha ritrovato il sorriso oltre ai due denti spezzati e anche i 3 punti). Il Sassuolo ha vinto con una prova gagliarda, da squadra matura e consapevole dei proprie mezzi, sapendo soffrire nei momenti in cui c'era da soffrire e sfruttando le occasioni al momento propizio, proseguendo sulla scia delle gare con Udinese, Verona e Lecce, altre rivali salvezza con cui sono arrivati 7 punti. Solo la Cremonese è riuscita a fare bottino pieno, ma alla seconda giornata quando il Sassuolo si stava assemblando.

Ora il Sassuolo combatte, vince i duelli, sfrutta la fisicità dei suoi interpreti, fa fallo va di sciabola e non solo di fioretto. Merito a Fabio Grosso e alla dirigenza che ha saputo costruire una squadra all'altezza, una squadra che ora riesce a fare a meno anche di Domenico Berardi. Manca Mimmo? È sempre un guaio, ça va sans dire, ma ora ci sono Matic, Idzes, Muric, ecc, ecc. Tanta personalità al servizio di tutti. E non è un caso se nelle due gare senza il 10 contro Verona e Cagliari siano arrivate due vittorie per certi versi simili su due campi difficili. E adesso? Avanti con i piedi per terra ma senza freni. Lo ha detto Fabio Grosso.

P.S.

Quasi dimenticavo. Sapete cosa ho risposto alla domanda del tifoso del Cagliari? Che sarebbe stata una gara difficile, sporca, con molti falli da una parte e dall'altra e che, sì, avrei firmato per il pareggio. Per fortuna che nessuno dà ascolto (o legge) i giornalisti...

Sezione: Editoriali / Data: Ven 31 ottobre 2025 alle 15:08
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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