Ma allora questo Sassuolo fa sul serio? Dopo la vittoria conquistata con l'Udinese i neroverdi sono scesi in campo nell'anticipo del Bentegodi contro l'Hellas Verona. Un'altra sfida complicata per certi versi simile a quella precedente, con una squadra fallosa che fa della forza fisica la propria arma e che, come raccontato da Pinamonti nel post-partita, ti fa giocare male. E in effetti non è che il Sassuolo abbia giocato benissimo, anche se il giocare bene è sempre un concetto borderline che piace soprattutto ai seguaci dell'Adanismo e che ora va di moda, ma il Sassuolo ha fatto la partita giusta, rimboccandosi le mani, ha saputo soffrire (a un certo punto del primo tempo il Verona stava schiacciando e aveva il 68% di possesso palla). Una partita sporca vinta con la cattiveria agonistica, segno del nuovo corso. Una vittoria che vale doppio vista l'improvvisa assenza di Berardi.

Tre vittorie, quelle con Lazio, Udinese e Verona che in un certo senso sono arrivate tutte alla stessa maniera, Grosso modo... di carattere. Poi, ovviamente, c'è stato anche tanto altro perché il carattere da solo non può bastare. Dentro ci sono le informazioni che l'allenatore e il suo staff consegnano alla squadra che arriva preparata all'appuntamento ma poi c'è anche la qualità degli interpreti e qui un grande plauso va fatto al direttore Palmieri e alla società che hanno costruito questa squadra, rivoluzionandola con 13 nuovi interpreti rispetto alla passata stagione perché oltre al tridente menzionato da tutti c'è di più. C'è un altro 'tridente', quello di centrocampo, che presto diventerà un quartetto con il rientro a pieno regime di Thorstvedt da fare invidia a molte società di Serie A. C'è una coppia di centrali, quella formata da Idzes e Muharemovic che già spaventa molti attaccanti avversari. E c'è un portiere, sul quale ancora non mi pronuncio, che ha sorpreso tutti (me compreso) e che ha compiuto sin qui grandissimi interventi diventando uno dei protagonisti assoluti di questa prima parte di stagione.

C'è un Sassuolo che sta nascendo e sta diventando squadra e che vuole poggiare le proprie basi su qualcosa di diverso rispetto al passato perché la sola tecnica, la sola qualità, non bastano più. La società lo ha capito e infatti il calciomercato Sassuolo estivo è andato in un'altra direzione. E lo si sta vedendo poi con le prove sul campo perché il risultato (che per me rimane bugiardo) di 2-1 con l'Inter ha comunque infuso fiducia perché ti ha dato la sensazione di non essere uscito pienamente con le ossa rotte da San Siro e paradossalmente ti ha dato fiducia per giocartela con le tue simili, Udinese e Verona, che non fanno più paura con un tempo.

Merito anche a Fabio Grosso, il normalizzatore. Colui che ha battuto uno dei rigori che resterà per sempre nella storia del calcio mondiale e che è talmente teso da non riuscire a guardare quello di Pinamonti. Chissà se con Mimmo in campo avrebbe fatto lo stesso. Diciamo che dalla battuta del Pina le paure del mister erano più che giustificate ma poi con un pizzico di fortuna è andata bene. Quel pizzico di fortuna che ultimamente sta dicendo bene al Sassuolo anche sul tema VAR con tre rigori consecutivi contro revocati (più l'espulsione a Vranckx con la Lazio). E così i neroverdi si godono i 9 punti in classifica dopo 6 giornate. Un cammino importante e per certi versi inaspettato perché da neopromossa non è mai semplice. E che fanno guardare al futuro con ottimismo. Ma, come dice Grosso il normalizzatore, non andiamo oltre perché lui, mister Fabio, non vuole sentir parlare di altro o di Sassuolo a -3 dal primo posto. Ci ho scherzato in conferenza stampa ma non si è smosso di una virgola. "Sorvoliamo" ha detto. Ed è giusto così. Sorvoliamo. Ma intanto questo Sassuolo ha lanciato un chiaro messaggio ai naviganti: occhio perché questa squadra fa sul serio, molto sul serio!

P.S.

Ho scritto un libro. Si chiama "Sesso di colpa" e come potrete evincere dal titolo non ha nulla a che vedere con il calcio. "Sesso di Colpa" è molto più di una semplice raccolta di racconti a sfondo erotico: è un viaggio audace e provocatorio nelle zone più oscure e complesse della nostra società, attraverso otto storie che intrecciano il tema del sesso come filo conduttore e metafora di molteplici aspetti della vita quotidiana. Trattati alla mia maniera e scritti con lo pseudonimo di malAPenna. Inutile dirvi che mi farebbe molto piacere nel caso in cui voleste darmi fiducia.

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Sezione: Editoriali / Data: Sab 04 ottobre 2025 alle 16:18
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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