L'ex centrocampista del Sassuolo Manuel Locatelli, ora alla Juventus, ha parlato al sito della FIGC raccontando la sua carriera e tornando anche sull'esperienza con i neroverdi, elogiando Francesco Magnanelli: "La cosa di cui vado più orgoglioso è che tutta la mia famiglia è juventina. Ora sono alla Juve e sono diventato capitano. Questa credo che sia la più grande soddisfazione, poi è chiaro che non mi voglio fermare e voglio sempre migliorarmi. Però vedere il nostro cognome e il loro figlio giocare con la fascia di capitano credo che sia un sogno realizzato anche per loro". Poi sul significato di questa fascia: "Ho fatto il capitano già alla mia prima convocazione in Nazionale Under 15, ora mi ritrovo ad esserlo alla Juve. Credo sia una cosa un po' naturale, il mio carattere mi aiuta ad avere questo tipo di leadership anche se non mi piace definirmi da solo, credo siano gli altri a doverlo fare. Sicuramente è un ruolo di responsabilità che mi prendo e devo prendermi. Ho avuto capitani importanti, come Magnanelli al Sassuolo, Giorgio (Chiellini, ndr) e Leo (Bonucci, ndr) alla Juve che hanno dei caratteri molto differenti tra loro".

Spazio all'azzurro, con la vittoria dell'Europeo del 2021 quando ancora indossava la maglia neroverde: "La vittoria dell'Europeo credo sia una delle parti più belle della mia carriera e credo sarà sempre così. Quando vinci qualcosa con la Nazionale è indescrivibile e assume ancora più significato con il passare degli anni. Magari a 23 anni non mi rendevo nemmeno conto di quello che avevamo fatto, mentre ora so che è stato qualcosa di incredibile. Mi ha cambiato perché sono stato fortunato a vincerlo così presto e dal punto di vista calcistico dopo sono andato alla Juve. La mia carriera si è alzata di livello. Quando ripenso alla vittoria dell'Europeo mi vengono in mente due immagini: la prima è il mio primo gol che corro, non capisco niente e faccio la dedica a mia moglie. La seconda è l'abbraccio con Giorgio Chiellini dopo aver sbagliato il rigore che lui è lì, mi tiene e mi dice: 'Manu stai tranquillo, vinciamo'. Quella è un'immagine da brividi, è difficile da trasmettere quello che abbiamo provato io e lui. Piangevo e non riuscivo nemmeno a guardare chi tirava il calcio di rigore. Sono emozioni che faccio fatica a spiegare, sono momenti epici, così come la vittoria quando Gigione para... Momenti incredibili!".

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Invece sul momento attuale dell'Italia con la qualificazione al Mondiale in bilico: "È sicuramente un obiettivo che abbiamo. C'ero nella precedente situazione e credo che è quello che ci ha ammazzato, bisogna anche essere onesti tra di noi. Non deve essere vista come un'ossessione, nel senso che bisogna fare le cose con calma, tranquilli, decisi, determinati, facendo un passo alla volta e senza fare troppi calcoli".

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Sezione: News / Data: Gio 24 luglio 2025 alle 18:09
Autore: Sarah G. Comotto
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