L'allenatore del Sassuolo Fabio Grosso ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport Insider parlando dal ritiro di Ronzone: "A me piace sempre guardare il bicchiere mezzo pieno - riporta TMW - Ci siamo conquistati una categoria stupenda e ci stiamo preparando con il sogno di voler partecipare e voler provare a essere protagonisti nei nostri obiettivi e in questo campionato bellissimo che ci siamo meritati".

Cosa la fa sentire pronto per la Serie A?
"Non credo di averlo detto così. Il senso è più vasto. Pronto non mi entusiasma. Mi piace tantissimo dire quello che ho appena detto, cioè che siamo stati bravissimi a meritarci una categoria stupenda e in questa categoria dobbiamo sentirci a nostro agio nei nostri obiettivi e in grado di poterli raggiungere. Questo è il senso di ‘adesso sono pronto’. Insieme ai ragazzi abbiamo fatto un campionato bellissimo, ci siamo meritati la promozione e l’accesso alla Serie A, un campionato bellissimo. Dentro di me sento sempre il desiderio di misurarmi, più che essere pronto. Misurarmi in una categoria bella e difficile, che ci metterà davanti a molte difficoltà. Però sì, siamo pronti per affrontare queste difficoltà".

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Qual è il collega che le fa più piacere incontrare in Serie A?
“Sarei ingiusto nei confronti di tanti altri… Abbiamo tanti allenatori di grande livello, sono contentissimo di misurarmi con tutti loro. Cercheremo di provare a dire la nostra anche in questa categoria”.

C’è qualcuno che guarda con particolare attenzione a cui vorrebbe ‘rubare’ qualcosa?
“Noi guardiamo un po’ tutti, osserviamo tutti e curiosiamo molto. Bisogna essere curiosi per trovare una scintilla che si integri con le proprie idee, non si deve fare copia e incolla perché non sarebbe efficace. Mi piacciono tutti gli allenatori, quelli che sono in A da tanti anni e anche quelli come me, che ci sono arrivati da meno tempo. La curiosità è di quella di scoprire e conoscere per poi trovare le contromisure per provare ad affrontare tutti questi allenatori molto bravi”.

Quali sono i principi tattici e anche di gestione a cui non vuole rinunciare mai e che la contraddistinguono come allenatore?
"Sono tanti anni che cerco di portare avanti un’idea di gioco, poi è riduttivo parlare di poche cose. Il calcio è un gioco dinamico in uno spazio grandissimo con undici giocatori che devono fare molte cose. Per me un aspetto importante è quello di riuscire a mettere a disposizione dei ragazzi tante conoscenze di quello che possono trovarsi davanti durante una partita. Bisogna lavorare per fargli riconoscere quando accade qualcosa su cui battiamo tanto. Poi lo step fondamentale è riuscire a riconoscersi nello stesso momento e nello stesso modo, così si diventa una squadra e accade qualcosa di bello. Mi piace provare ad avere squadre coraggiose, che sappiano giocare a calcio e difendere, come a tutti. Poi tra il dire al fare… c’è sempre tanto spazio, noi proveremo a colmare questo spazio col lavoro, con generosità e disponibilità".

Il gruppo andrà integrato, quanti innesti si aspetta dal mercato? La priorità è il terzino destro?
"Sono contentissimo di questo ritiro e lo sono perché lo abbiamo fatto con i ragazzi che l’anno scorso sono stati protagonisti di un campionato eccezionale. Un pezzo importante l’abbiamo perso, tra scadenze e prestiti tornati indietro, e due ragazzi bravi sono rientrati, Turati e Pinamonti. L’ossatura della squadra è quella che l’anno scorso ci ha permesso di fare un campionato strepitoso. Poi anche la società sa che dobbiamo integrarci e arricchirci, perché il livello che affronteremo è molto alto. Io mi fido del club, so che lo farà e lo farà nel modo giusto. Ci siamo parlati e siamo molto in sintonia. Sappiamo che il livello va alzato perché gli avversari hanno un livello più alto di quelli dell’anno scorso".

Si parla di Walukiewicz e Fadera.
"Confermo quello che ha detto il direttore, sono due ragazzi che stiamo seguendo, così ne stiamo seguendo tanti altri. Tutti quelli che arriveranno saranno stati condivisi da tutte le aree, tecnica e societaria. Quindi saranno un’opportunità sia per il campo sia per il club".

Lei è un allenatore che pone veti per le cessioni?
"Non l’ho mai fatto, però mi sta dando uno spunto per essere migliore in futuro (ride, ndr). Noi abbiamo un grandissimo desiderio a partecipare a questo campionato, chi non ha queste sensazioni è giusto che vada da altre parti. Per me è una cosa determinante".

Dopo Laurienté, ci sono altri ragazzi che hanno espresso il desiderio di andare altrove?
"No, ho la percezione di avere un gruppo stracolmo di ragazzi che hanno il sogno di partecipare a questa Serie A. Questo gruppo poi andrà integrato, lo richiede la sfida che ci aspetta".

A proposito di Lauriente, come lo ha ritrovato dopo che è tornato a causa del mancato accordo con il Sunderland?
"Molto bene. Con lui ho un ottimo rapporto. Il club aveva trovato un accordo per dargli questa opportunità che desiderava, ma poi non per diverse ragioni non si è concretizzata. Lui sa benissimo che il club si è comportato benissimo nei suoi confronti ed è riconoscente in questo. È tornato con grande determinazione e disponibilità".

Il fatto di conoscere già molto bene il gruppo che vantaggio dà? Abbiamo visto un esperimento con Iannoni…
"Quando do opportunità a questi ragazzi con cui ho condiviso qualcosa di bello sono sempre molto felice. Abbiamo tantissimi ragazzi che possono misurarsi in questa categoria, però sicuramente ne servono tanti altri che alzino il livello della nostra rosa”.

Si parte dal 4-3-3 ma c’è anche la possibilità di variare con il 4-2-3-1?
"Sì, anche l’anno scorso abbiamo usato diversi moduli. Ma non è un giocatore messo cinque metri avanti o indietro a cambiare. Useremo diversi moduli ma dovremo utilizzare sempre lo stesso approccio, è la cosa più importante".

Il documentario sulla scorsa stagione si intitola ‘La Rinascita’, come vorrebbe si chiamasse questa stagione?
"Mi coglie impreparato… mi piacerebbe ‘Il Sassuolo è tornato’".

Gattuso è il nuovo Ct dell’Italia, cosa può dare?
"A me non entusiasma molto parlare di queste cose. Rino è una persona fantastica, abbiamo condiviso un’esperienza fantastica insieme. Gli auguro il meglio ma soprattutto auguro il meglio al nostro movimento, perché meritiamo di tornare a dei livelli diversi da quelli che abbiamo avuto negli ultimi anni. E sono convinto anche che abbiamo il materiale per riuscirci. Confido tanto nelle caratteristiche di Rino, ma soprattutto nelle caratteristiche del movimento per ripartire e riprenderci quello che abbiamo lasciato".

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Sezione: News / Data: Gio 24 luglio 2025 alle 19:52
Autore: Manuel Rizzo
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