A tutto Ciccio Caputo! Nel corso della conversazione con ChiamarsiBomber.com, l’attaccante ex Sassuolo ha ripercorso i suoi trascorsi a Bari, Empoli, Sassuolo e Sampdoria, condividendo aneddoti e riflessioni personali. Caputo ha inoltre rivelato che Roberto De Zerbi sarebbe intenzionato a tornare ad allenare in Italia e ha parlato del futuro di Domenico Berardi, che con ogni probabilità resterà in neroverde: "Fu fondamentale De Zerbi perché mi chiamò dicendomi 'tu sei l'attaccante ideale per il mio gioco, so che sei in trattativa col Genoa ma farò di tutto per portarti a Sassuolo. Se vieni qui ti garantisco che farai 20 gol'. Chiamai il mio procuratore dicendogli di chiudere subito col Sassuolo. Sono situazioni che nascono dal nulla ma che ti fanno scattare la voglia di dimostrare qualcosa, di metterti in gioco ed è stato un anno fantastico. Arrivare dietro Romelu Lukaku e Cristiano Ronaldo non è da tutti". 

Cosa ha di speciale De Zerbi?
"Se tu giocatore capisci le sue richieste, si crea un feeling che ti porta a remare in un'unica direzione. È il migliore e oltre a essere un fenomeno tatticamente, ti entra in testa facendoti tirare fuori il massimo. E poi ti fa divertire e quando ti diverti in allenamento e in campo, poi è facile fare bene. Lui mi chiamava 'il professore' e mi chiedeva sempre 'chi ti ha insegnato a fare questi movimenti?' e io gli rispondevo che erano mie caratteristiche innate. Recentemente l'ho sentito e mi ha invitato a Marsiglia per insegnare qualche movimento ai suoi attaccanti".

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

Grosso: "Seguiamo Walukiewicz e Fadera. Nessun altro dopo Laurienté ha chiesto di partire"

SN - Mulattieri: "Sono l'anti-mercato. Laurienté è l'uomo sereno. Sassuolo e Grosso: dico tutto"

Sassuolo, amichevole in Francia con il Brest: quando si gioca

È vero che vorrebbe tornare in Serie A?
"Conoscendolo sì ma il problema è che di lui si parla di più all'estero che in Italia. Tornerebbe volentieri in Serie A però non è facile perché ha un'idea di calcio internazionale stile Guardiola e Luis Enrique e ha bisogno di una società che gli dia carta bianca e gli prenda i giocatori adatti al suo gioco. Inoltre ha bisogno di tempo e pazienza per aprire un ciclo".

Al Sassuolo hai giocato con Mimmo Berardi. In un’altra intervista hai spiegato che ha un “carattere particolare”. Cosa intendevi? Pensi che rimarrà al Sassuolo anche in questa stagione?
"Premesso che Berardi è un giocatore fortissimo, con quella frase intendevo dire che a primo impatto appare un ragazzo chiuso che non ti dà confidenza. Molti amici mi hanno detto che da fuori sembra serio, questo intendevo con 'carattere particolare' ma io ho sempre risposto che non è così. Con lui ho un bellissimo rapporto e lo sento spesso. Per quanto riguarda il suo addio al Sassuolo, penso che difficilmente andrà via perché ormai ha un rapporto viscerale con la piazza. Per me meriterebbe l'occasione di giocare in Champions League perché è un giocatore molto forte. Mi auguro che possa andare altrove per confrontarsi con altre realtà".

Nel 2021 passi alla Sampdoria. Che esperienza è stata e perché sei andato via a gennaio 2023?
"Mi chiamò il direttore Faggiano e accettai subito perché lo ritengo un club con una storia importante e con una piazza passionale che vive di calcio. Era ciò che cercavo in quel momento e quando mi è stata offerta questa possibilità non ci ho pensato due volte. Mi spiace solo di essermi ritrovato in una gestione particolare che non mi aspettavo. Il prima anno ci siamo salvati e ho fatto 10 gol, ma il secondo anno è stato un disastro. Mi accusarono di essermene andato perché non volevo restare invece fu la società a mandarmi via perché avevo tra gli ingaggi più alti della rosa. Sono stato costretto a lasciare Genova. Resta il rammarico di essermi trovato alla Samp nel momento peggiore della sua storia".

Due presenze in Nazionale con Mancini bagnate da un gol. Che esperienza è stata?
"Fantastica, ho provato emozioni indescrivibili e ringrazierò per sempre Mancini che oltre ad avermi convocato mi ha dato anche la possibilità di giocare. In totale sono stato un anno in Azzurro, ero anche nella lista dei 50 convocati per l'Europeo ma non ci sono andato per una frattura da stress alla schiena. Alla fine ci è andato Raspadori che era il mio vice al Sassuolo. Resta il rammarico di non esserci stato ma sono contento di aver fatto parte di quel gruppo".

Tutti gli AGGIORNAMENTI sul Sassuolo Calcio in TEMPO REALE!
Aggiungi SassuoloNews.net tra i tuoi canali WhatsApp: clicca qui

Sezione: News / Data: Sab 26 luglio 2025 alle 13:25
Autore: Sarah G. Comotto
vedi letture
Print