Nove gol in campionato e due in Coppa Italia. Ora il ritorno in Serie A per provare a essere protagonista dopo il primo anno con il Sassuolo non indimenticabile. Samuele Mulattieri ha fame e ha voglia di dimostrare. Il centravanti di La Spezia, ora anche co-proprietario dell'Arcola Garibaldina per un atto d'amore, società che in passato era stata gestita anche dal nonno, ex presidente del club, non pensa al calciomercato Sassuolo e si dichiara l'anti-mercato. Testa bassa e pedalare ma anche lo sguardo in su per sognare di fare grandi cose in Serie A. Ecco le sue parole tra passato, presente e futuro in esclusiva dal ritiro di Ronzone a SassuoloNews.net.

Che differenze ci sono dal Sassuolo della retrocessione al Sassuolo della risalita in A? 
"L'anno scorso eravamo un gruppo un po' più unito rispetto al primo anno e penso si sia visto anche in campo. Ora siamo in preparazione, devono arrivare dei giocatori, alcuni andranno via, non si sa quello che succederà ma l'impressione è che stiamo iniziando ad avere un bel gruppo"

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Terza stagione in neroverde, con una buona media realizzativa lo scorso anno in Serie B (11 gol totali), speri nella Nazionale?
"Io penso ad allenarmi e a fare più gol possibili, poi se quel risultato arriva sarei contento. Pensarci non lo so, penso a lavorare, poi quello che arriva, arriva".

Su quali aspetti pensi di dover e poter migliorare, dal punto di vista tattico? 
"Bisogna migliorare su tutto, non si smette mai di migliorare a qualsiasi età, sia tecnicamente, tatticamente, c'è sempre qualcuno da cui prendere spunto e c'è sempre qualcosa da migliorare".

In cosa è stato bravo Grosso l'anno scorso?
"Ci sono state più cose messe assieme. Molti giocatori erano esperti, quello unito alla coesione del gruppo, al mister che conosce il campionato e ha delle buone idee ci hanno portato a quel risultato".

Dal punto di vista umano com'è Grosso?
"Ho fatto due stagioni con lui, questo è il terzo anno, e mi sono trovato bene. Trasmette i suoi concetti, il suo carattere che ha avuto da giocatore e ora da allenatore prova a trasmetterlo".

Che rapporto hai con Boloca e Moro visto che hai condiviso le promozione di Frosinone e Sassuolo con loro?
"Li conosco da tanto tempo, ho affrontato tante partite con loro, sono miei amici e spero di continuare a condividere gioie e dolori con loro".

Mercato?
"Io non so niente del mercato, penso ad allenarmi, a giocare, a fare il meglio con il Sassuolo. Ho altri 3 anni di contratto con il Sassuolo e sono un giocatore del Sassuolo a tutti gli effetti".

Hai aperto le danze l'anno scorso con un gol in Coppa Italia e uno in campionato...
"Ho rotto il ghiaccio io ma se non lo avessi rotto io lo avrebbe fatto qualcun altro, comunque abbiamo affrontato al meglio il campionato, ora dobbiamo pensare a mantenere la categoria".

Cosa ruberesti ai tuoi compagni di reparto?
"Posso rubare tante cose a tutti, posso ricoprire più ruoli, ho fatto la seconda punta, l'esterno, da ragazzo ho fatto anche il trequartista. Se devo definirmi come ruolo sono una seconda punta. Io in un 3-5-2? Sì, mi troverei a mio agio".

Ti ricordi del tuo esordio da titolare in A?
"È stata la mia prima da titolare in A, la stagione è stata quella che è, impariamo dagli errori e cerchiamo di guardare avanti".

Che obiettivi ti poni per quest'anno?
"Il mio obiettivo è riuscire a confermarmi in questa categoria".

Hai pensato a qualche esultanza speciale in caso di gol?
"Prima pensiamo a fare gol, poi pensiamo alle esultanze".

Sei di La Spezia, il tuo nome circola sempre da quelle parti. Hai ricevuto delle chiamate?
"Io sono anti-mercato (ride, ndr). Io gioco a calcio e basta, per il resto c'è il procuratore, ma non mi ha chiamato, vuol dire che non ci sono offerte".

Hai fatto 9 gol in campionato, ti sei alternato con Moro e poi è arrivato a Skjellerup. Ti aspettavi di giocare di più da titolare?
"Sicuramente ho avuto i miei alti e bassi ma alla fine è stata positiva per il gruppo. Personalmente magari non ho giocato tutte le partite ma al mister piace cambiare, piace far giocare tutti, dà molta importanza a chi subentra e vista in un contesto di squadra questa cosa magari è stata utile per la squadra".

Grosso ha già detto una delle sue frasi iconiche?
"Quest'anno ancora no. Ci sono tante frasi, lui dice che bisogna sentire le farfalle, per giocare a calcio bisogna emozionarsi".

Se torni indietro con la mente e pensi a quel 4-1 con la Cremonese di fine agosto, cosa pensi?
"Perdere non è mai bello ma ci ha rinforzati, ci ha fatto capire che è un campionato tosto e che dovevamo cambiare marcia, ma capita di perdere una partita nel calcio".

Pensando alla Serie A, c'è una sfida con un difensore e un confronto con un attaccante che ti stimola?
"In Serie A è pieno di giocatori fortissimi, non saprei fare un nome ma è un bellissimo palcoscenico, sarà bellissimo confrontarsi con tutti questi campioni".

Giocare a San Siro immagino sarà per te particolare...
"San Siro è lo stadio per antonomasia, sarà bellissimo giocare lì".

Come vive la squadra questo periodo di incertezza legato al mercato?
"C'è tanta incertezza ma siamo tutti concentrati sulle nostre cose. In questo periodo è importante separarsi dal mercato, noi dobbiamo allenarci, prendere la migliore condizione, anche se andiamo via il lavoro ce lo portiamo dietro e dobbiamo essere bravi a pensare a noi".

Laurienté come lo hai visto?
"Armand è sempre sereno. Lui è l'uomo sereno. Io lo vedo come era prima, si allena, è tranquillo, è sempre un giocatore fortissimo. Mi dispaice perché avrebbe voluto questa opportunità ma sono contento di averlo con noi".

Un tridente Berardi-Mulattieri-Laurienté in Serie A come lo vedi?
"Deciderà il mister come giocheremo, io penso ad allenarmi, a prendere la condizione".

Com'è giocare con Berardi?
"Mimmo è un campione e una bravissima persona. È bellissimo giocare con lui, siamo contenti di averlo con noi".

Iniziate con il Napoli, subito con il botto...
"Noi ora siamo concentrati sulle prossime partite, penseremo al triangolare, poi penseremo al Napoli step by step".

Quanti gol vuole fare Mulattieri l'anno prossimo?
"Il più possibile. Prima pensiamo a giocare, poi a fare i gol".

Sei diventato anche proprietario...
"Presidente abbiamo lasciato il nostro amico di famiglia, noi siamo subentrati con mio fratello e mio padre per onorare mio nonno negli anni '80, quindi è stata una cosa di cuore per onorare la memoria di mio nonno. Non ricopro alcun ruolo ufficialmente. Poi i bambini sono stati contenti. Magari l'anno prossimo la prima amichevole potremmo farla con il Sassuolo, potrebbe essere un'idea ma concentriamoci sul campionato che è meglio (ride, ndr)".

Si ringraziano l'ufficio stampa del Sassuolo Calcio e Samuele Mulattieri per la cortesia e la disponibilità dimostrate in occasione di questa intervista.

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Sezione: Esclusive / Data: Sab 26 luglio 2025 alle 09:00
Autore: Antonio Parrotto
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