Dopo un lungo periodo di assenza, la Lazio può contare di nuovo su uno dei suoi talenti più interessanti: Gustav Isaksen. Il calciatore danese, colpito da mononucleosi all’inizio del ritiro estivo, ha trascorso quasi due mesi in isolamento e ora si appresta a tornare in campo, portando nuova linfa alla squadra di Maurizio Sarri anche in vista della prossima trasferta contro il Sassuolo.

Isaksen, che si era negativizzato nei giorni scorsi, ha ripreso gli allenamenti in gruppo da mercoledì, completando quattro sessioni consecutive fino a ieri. La fase di recuper, richiederà ancora attenzione: le linee guida per gli sportivi indicano un periodo di riposo di almeno 3-4 settimane, variabile in base alla gravità dei sintomi. La sua condizione sarà attentamente valutata da Sarri nella prossima settimana, con la possibilità di convocarlo già per la gara contro il Sassuolo di domenica. Un esordio in corsa potrebbe essere imminente, ma la titolarità dipenderà dalla risposta fisica e dal minutaggio che riuscirà a garantire sul campo.

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La mononucleosi si rivela particolarmente penalizzante per gli atleti, poiché limita la possibilità di allenarsi e può prolungare il recupero, rischiando di causare affaticamento residuo. I segnali mostrati dal ragazzo finora sono incoraggianti: Isaksen ha dimostrato di aver ritrovato energia e motivazione, pronto a rinnovare il suo contributo alla Lazio. La sua voglia di recuperare il tempo perso è palpabile: si presenta carico, determinato a conquistare nuovamente la fiducia di Sarri.

L’allenatore aveva commentato positivamente la fase di ambientamento di Isaksen a Formello, sottolineando i miglioramenti con l’arrivo di Baroni e l’attesa di vederlo all’opera in precampionato, che però non si è concretizzata. Ora, il danese può rappresentare un vero e proprio rinforzo, un’ala capace di incidere con gol decisivi, di sorprendere con colpi di classe e di contribuire in entrambe le fasi di gioco. Un elemento di pericolo in più per il Sassuolo di mister Grosso.

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Sezione: News / Data: Dom 07 settembre 2025 alle 18:42
Autore: Sarah G. Comotto
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