Al centro delle polemiche e della politica in questi giorni c’è il tema Gigetto, il treno Modena-Sassuolo, e la possibilità di sostituirlo con un mezzo più efficiente e che superi il problema degli attraversamenti. Il sindaco di Sassuolo Matteo Mesini ha parlato alla Gazzetta di Modena raccontando la sua visione e parlando anche dei possibili collegamenti tra Sassuolo e il Mapei Stadium.

Sindaco Mesini, cosa pensa delle parole di Mezzetti su Gigetto?
"Comprendo bene i problemi evidenziati, sono gli stessi che vivono anche altre città come Formigine. Ma partiamo da un punto fermo: il collegamento su ferro Modena-Sassuolo è fondamentale, e il vero errore è che non sia direttamente connesso a Bologna. Oggi il servizio non è attrattivo: stop estivi, poche corse, tempi lunghi. Per questo serve uno scatto in avanti".

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Quali sono, secondo lei, i principali limiti attuali della linea?
"Se mi chiede quando sceglierei il treno invece dell’auto, rispondo: quando mi permette di arrivare dove voglio, in meno tempo e senza problemi di parcheggio. Oggi non è così: le corse sono poche, gli orari scomodi, i passaggi a livello nei centri urbani rallentano i treni e creano disagi anche al traffico su strada".

Qual è la sua visione per il futuro?
"Sogno un sistema unico che colleghi Sassuolo a Modena, Reggio Emilia e all’Alta Velocità. Un sistema capace di servire un bacino di oltre 500mila persone, con treni frequenti ogni 30 minuti, veloci, senza interruzioni e con fermate comode nei capoluoghi. Solo così il trasporto pubblico diventa competitivo e davvero utile per cittadini, studenti e lavoratori del distretto".

Quali azioni concrete propone il Comune di Sassuolo?
"Ho scritto ai sindaci del territorio, capoluoghi compresi, proponendo la creazione di un tavolo comune. Vogliamo mettere insieme i materiali già esistenti - studi commissionati dai Comuni, analisi di Legambiente, contributi accademici e consulenze - per costruire un progetto unitario. Solo con una visione condivisa possiamo ridurre i tempi di percorrenza, aumentare le frequenze, integrare le due linee e renderle più attrattive".

Qualche esempio?
"Vorremmo partire dalle buone pratiche già sperimentate: a Reggio Emilia, ad esempio, si lavora a un sistema che colleghi la città alla stazione Mediopadana. È un modello che potremmo adattare, collegando anche Sassuolo direttamente all’Alta Velocità e allo stadio Mapei. Accanto a questo, ci sono proposte operative da studiare con attenzione: treni ogni 30 minuti, soprattutto per studenti e pendolari, ipotesi tram-treno anche sul versante modenese, collegamento Dinazzano–Marzaglia per spostare le merci e liberare la linea storica ai passeggeri, il progetto Rfi per un collegamento diretto tra distretto ceramico, Mapei Stadium e Mediopadana. Sono scenari concreti che, se affrontati seriamente, possono cambiare il volto della mobilità".

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Sezione: News / Data: Dom 07 settembre 2025 alle 12:19
Autore: Manuel Rizzo
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