E adesso chiamatela Multinazionale Sassuolo. In un precedente editoriale avevo scritto: "C’erano un canadese, un polacco e un gambiano". Ora possiamo ufficialmente allargare la lista perché adesso ci sono anche un indonesiano, un guineense e un kosovaro. Sei acquisti e sei acquisti stranieri per il calciomercato Sassuolo che ormai da diversi anni, da quando in panchina arrivò Roberto De Zerbi, ha cambiato impronta. Il marchio di fabbrica dei talenti italiani voluto fortemente da Giorgio Squinzi ha lasciato il passo a una nuova strategia, con il benestare naturalmente della famiglia Squinzi che continua ad allargare i propri confini e ad espandersi anche nel calcio (è di oggi la notizia della sponsorizzazione del Getafe, terzo club di Madrid).

Mapei, gruppo multinazionale italiano, tra i maggiori produttori mondiali di prodotti chimici per l'edilizia, con una presenza in tutti e cinque i continenti, si allarga a macchia d'olio e 'sfrutta' il richiamo del calcio e di conseguenza del Sassuolo Calcio. E pensare che qualcuno diceva che qualcuno dall'alto spingeva per avere il club in Serie B. Già. Datemi i numeri per il Superenalotto amici stregoni che mi gioco tutti gli altri! Non può essere un caso la nuova strategia del club neroverde, che si lega a quella dell'azienda. Sassuolo è un ramo dell'azienda Mapei e come tale deve comportarsi.

Si espandono i confini e si aggiungono nuovi giocatori che sono anche ben visti nei loro Paesi d'origine e giocano in nazionale. Jay Idzes è diventato un vero e proprio 'caso', ha permesso al Sassuolo di aumentare la propria fan base in due giorni di oltre 100mila unità solo su Instagram grazie all'invasione indonesiano di mi piace. Non è un caso, forse, l'arrivo del canadese Ismael Koné. I neroverdi avevano provato a prendere un altro canadese, Buchanan, ma ha rifiutato. Ci sono riusciti con l'ex OM. E proprio un anno fa il Sassuolo aveva annunciato il primo accordo con una società internazionale per Generazione S, ovvero con il Kleinburg Nobleton Soccer Club, squadra di Kleinburg, cittadina dell'Ontario. Con Koné un altro bel biglietto da visita per i neroverdi in Canada.

E ora la colonia si è allargata con il kosovaro Arijnaet Muric. Portiere classe '98 ex Manchester City, non ha vissuto un'esperienza particolarmente positiva con la maglia dell'Ipswich, il suo ultimo club. Sull'ex Manchester City Muric in realtà i pareri sono contrastanti perché ha perso il suo posto da titolare nell'Ipswich Town, squadra da cui arriva. Muric non ha vissuto un'esperienza positiva con la maglia dell'Ipswich Town. La stagione 2024/25 di Muric è terminata prematuramente a causa di un infortunio alla spalla che ha richiesto un intervento chirurgico e c'è chi sostiene che il prezzo per il riscatto (10 milioni) sia troppo alto per lui. Vedremo.

Intanto la multinazionale Sassuolo espande i propri confini. Il compito più gravoso ce l'avrà Grosso che dovrà amalgamare un gruppo con tante etnie e con tante culture differenti. Resta il comun denominatore dei giocatori giovani e magari desiderosi di riscatto da valorizzare. I più 'vecchi' sono i due classe '98 Candé e Muric. Sono arrivati poi i 2000 Idzes e Walukiewicz, i 2002 Fadera e Koné. È stata aggiunta fisicità, che è sempre mancata al Sassuolo che ha spesso e volentieri puntato sulla tecnica e meno sulla forza fisica, ma ormai il calcio sta andando in quella direzione. È stata rifatta la difesa, da sempre tallone d'Achille (o da killer come direbbe qualcuno) del Sasol. Comprare italiano forse non paga più. Lo pensa anche il Sassuolo. C'era una volta il Sassuolo italiano che regalava giocatori e campioni d'Europa alla Nazionale. Ora ci sono un un canadese, un polacco, un gambiano, un indonesiano, un guineense e un kosovaro.

Sezione: Editoriali / Data: Mer 13 agosto 2025 alle 18:30
Autore: Antonio Parrotto
vedi letture
Print