"Ci son cascato di nuovo. Oh mio Dio" canta Achille Lauro ma sembra il Sassuolo di Alessio Dionisi. E questa volta fa più male! Sì perché la formazione neroverde credeva di aver imparato dagli errori (tanti) precedenti e invece ha compiuto un clamoroso passo indietro. Cagliari è sempre stato un campo ostico per il Sassuolo (a proposito, Vlad, va bene tutto ma appellarsi al terreno di gioco secco è veramente troppo, forse peggio di Mazzarri che si lamenta della pioggia). Scampagnata meteorologica a parte, il Sassuolo ci è cascato di nuovo! E Alessio Dionisi ha sbottato! Forse per la prima volta, almeno in pubblico. Altre volte abbiamo visto il tecnico neroverde crucciato davanti ai microfoni, alcune volte lo ha mascherato meglio altre no, ma ieri non ci è riuscito. E si è sfogato.

"Sono stufo e arrabbiato" le sue parole. E ha criticato tutti. In primis se stesso, per poi passare ai giovani, evidentemente appagati o comunque meno concentrati del solito. Perché il Cagliari ha mostrato la sua fame agonistica in campo e ha lottato come un forsennato su ogni pallone. E al Sassuolo, ancora una volta, è mancato anche questo. Al netto del cambio sbagliato Ruan-Toljan (in bocca al lupo al terzino, il brasiliano purtroppo ha sbagliato partita e ha commesso il secondo brutto errore consecutivo), i neroverdi hanno faticato a verticalizzare e a servire le punte, facendo girare un po' troppo la palla. E forse qualcos'altro al proprio allenatore....

Il trappolone di Mazzarri ha funzionato e i neroverdi hanno subito gol ancora una volta su un cross (i sardi sono tra le squadre che più fanno affidamento su queste giocate e il Sassuolo è arrivato a quota 16 gol incassati da cross, almeno 4 più di ogni altra squadra). A niente sono serviti i cambi: Ceide spaesato così come Defrel, Ruan come detto ha colpe sul gol e non ha impattato bene, forse solo Rogerio ha fatto meglio di chi ha rimpiazzato (Kyriakopoulos). Un Sassuolo troppo brutto per essere vero. Un Sassuolo che, strano a dirsi, ha faticato anche a calciare verso la porta del Cagliari, una delle peggiori difese del campionato. Un altro passo falso con una piccola. Dionisi è riuscito a trovare la medicina per ammazzare le grandi ma manca la pozione per le sfide con squadre alla portata. E i rimpianti aumentano sempre più. Tanti i punti buttati via. Oh mio Dio, ci son cascato di nuovo!

Infine, non poteva mancare un commento sulle dichiarazioni, forti, di Dionisi, sui titoloni dati ai giovani: "Il primo avversario di Scamacca oggi è stato se stesso, poteva fare meglio, ma è un ragazzo giovane, sta trovando continuità, sta avendo numeri che non ha mai avuto, ha qualità, ma oggi lui e gli altri non meritano i titoli che voi gli concedete perché non può bastare un mezzo campionato e ogni tanto sono in un ascensore. Il Cagliari ha messo la determinazione che noi non abbiamo messo e che l'Atalanta con noi aveva forse messo meno. Se i ragazzi fanno una prestazione positiva e un'altra sottotono la responsabilità è mia". Non sarà contento Giovanni Carnevali. Le parole dell'allenatore, che ha sempre fatto da pompiere in queste situazioni, non sono state particolarmente da aziendalista, diciamo così. D'altronde, i giornalisti faranno anche i titoloni ma questi derivano (anche) dalle valutazioni fatte dalla società che vuole mettere in vetrina i suoi prodotti per attirare i grandi investitori, le 'grandi catene'. Un piccolo autogol da parte di Dionisi o, se la si vuole vedere diversamente, forse è un monito ai suoi ragazzi e un messaggio al suo stesso club per riuscire a trattenere i big.
Buona Pasqua neroverdi!

Sezione: Editoriali / Data: Dom 17 aprile 2022 alle 11:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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