Botta e risposta. Botte e risposta, sarebbe il caso di dire, tra El Papu Gomez e Gian Piero Gasperini. Si è sempre vociferato di uno scontro fisico tra i due che avrebbe poi portato El Papu a lasciare l'Atalanta per il Siviglia. Intervistato dal quotidiano argentino La Nacion, l'ex giocatore della Dea, per la prima volta, ha parlato di cosa è accaduto nel famoso intervallo della partita di Champions League contro il Midtjylland: "In quella partita gli ho disobbedito in un'indicazione tattica. Mancavano dieci minuti alla fine del primo tempo e mi ha chiesto di giocare a destra, mentre io giocavo molto bene a sinistra. E ho detto di no. Immagina, dopo aver risposto che, nel bel mezzo della partita, oggi, con le telecamere, era chiaro che si arrabbiasse. Lì sapevo già che all'intervallo mi avrebbe fatto fuori, ed è stato così. Gasperini tentò di picchiarmi. Ok discutere, ma un’aggressione fisica non la posso accettare. Così, dopo questo fatto, chiesi ad Antonio Percassi un incontro e gli spiegai che per me non c’erano problemi a continuare assieme, ammettendo anche le mie colpe: come capitano non mi ero comportato a modo, ero stato un cattivo esempio non obbedendo a un’indicazione dell’allenatore. Però chiesi al presidente che per andare avanti avevo bisogno delle scuse di Gasperini. Una società non può tollerare che il tecnico provi ad aggredire un calciatore".

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Ancora El Papu Gomez nel suo racconto, nella sua verità: "Ma come? Io riconosco di essermi comportato male e quello che ha fatto lui? Andava bene, nessuna scusa? Dopo qualche giorno comunicai a Percassi che non volevo più stare all’Atalanta e lavorare con Gasperini, se le cose stavano così. Il presidente mi rispose che non mi avrebbe lasciato andare via così a cuor leggero. Cominciò il tira e molla, le cui conseguenze le ho pagate sulla mia pelle: mi misero fuori squadra, ad allenarmi da solo o con le riserve".

La risposta dell'allenatore Gasperini non si è fatta attendere. L'attuale allenatore della Dea non ci sta e a stretto giro di posta arriva la sua replica sul sul sito di Gazzetta.it ripresa dalle agenzie: "I comportamenti - dichiara Gasperini - e gli atteggiamenti di Gomez, in campo e fuori, erano diventati inaccettabili per l’allenatore e per i compagni. L’aggressione fisica è stata sua, non mia, ma il vero motivo per cui è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club. Mi auguro che Gomez possa continuare a far parlare di sè con le prestazioni, come faceva all’Atalanta

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 18 agosto 2021 alle 17:04
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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