Fabio Grosso, suo malgrado, alcuni anni fa è stato protagonista di una triste pagina che con il calcio ha ben poco a che vedere. L'attuale tecnico del Sassuolo, ha guidato il Lione per un paio di mesi, e ha rischiato di perdere un occhio dopo l'assalto dei tifosi del Marsiglia al pullman dell'OL. Il tecnico, gravemente ferito dalle schegge dei vetri in frantumi, è finito col volto insanguinato sulla prima pagina de L'Equipe su una prima pagina che, nonostante tutto, è storia.

Intervistato da Radio Tv Serie A, mister Fabio Grosso è tornato sull'accaduto: "Lione per me era ed è un posto dove sono stato benissimo da giocatore, quindi quando si è prospettata questa situazione, per me era una situazione stupenda, ovviamente era una situazione stupenda forse nel momento non migliore, però sono tornato felice di averlo fatto, di essere rientrato dentro un club bellissimo, una città in cui sono stato bene, nel momento in cui sicuramente era difficile riuscire a fare quello che mi avevano chiesto di fare, però io ci ho messo tutto me stesso, ci ho provato e ovviamente come vi ho detto all'inizio, il tempo poi sempre ti può dare una mano e lì non ne ho avuto tantissima disposizione, però non ho rimpianti".

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75 giorni è durata, una cosa del genere?
"Sì, belli pieni, belli intensi, con tante situazioni, oltre che partite difficili, anche situazioni extra calcio che mi hanno segnato e quindi lo porto dentro di me, con un'esperienza che non è andata bene, però è un'esperienza che ho scelto di fare e ho provato a fare nel migliore dei modi come ho cercato di fare sempre".

Visto che l'ha citato a lei, io le faccio vedere questa immagine, che è la copertina dell'Equipe, che immagino che lei ricorderà discretamente bene. Che cosa le scatta quando vede questa immagine in prima pagina, la copertina de L'Equipe, ricordando quell'episodio?
"Scatta il ricordo di una giornata brutta, brutta a livello sportivo, a livello di vita, perché comunque ti accorgi che in un attimo ti possono cambiare tante situazioni, quindi sei tanto fragile dentro questa vita in cui spesso ti senti molto forte e potente. Giornata triste, che mi auguro possa essere insegnamento, però mi sono accorto che non è stato così, perché comunque, sotto certi punti di vista, possiamo fare tantissimi passi avanti e mi auguro che piano piano riusciremo a farlo. Dicono gli psicologi che il sogno più ricorrente è la maturità, l'esame di maturità ovviamente".

Allora io adesso le propongo tre sogni e mi dice in ordine quali sono quelli più ricorrenti come più o meno incubi a questo punto. L'esame di maturità, sbagliare il rigore nella finale del 2006 e la sassaiola prima di Marsiglia-Leone. Quante volte le è capitata di ri-sognare queste cose? E mi fa una classifica.
"La classifica te la faccio dicendoti che ri-sognarle sinceramente non tantissime. Tutte e tre? No, forse con me gli psicologi si sono sbagliati, sono un caso patologico. La classifica è che comunque sto tanto sul pullman e quindi in determinate situazioni ogni tanto mi torna in mente la giornata di Lione e non è un bel ricordo".

Le indagini delle forze dell'ordine permisero di individuare uno dei facinorosi che partecipò alla sassaiola contro il bus del Lione a Marsiglia. Confessò di aver lanciato la pietra che spaccò il lunotto del veicolo: "L'ho raccolta e l'ho rilanciata – disse in tribunale mostrando pentimento -. Mi sono lasciato trascinare da quella situazione". Venne condannato a 4 mesi di reclusione e bandito dagli stadi per 3 anni.

LEGGI L'INTERVISTA COMPLETA A FABIO GROSSO

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Sezione: News / Data: Sab 13 dicembre 2025 alle 10:43
Autore: Manuel Rizzo
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