Il caso degli stagisti di Sky, sorpresa delle telecamere a esultare per il gol decisivo dell'Inter nel match contro il Verona (autogol di Frese) durante un telegiornale, si ridimensiona: non si tratta di un allontanamento definitivo, bensì di una sospensione temporanea. Nonostante le recenti polemiche e le misure restrittive imposte dal tribunale social, le indiscrezioni su una punizione esemplare per i responsabili dell’episodio sembrano essere state riviste.

Il direttore di Sky Sport, Federico Ferri, ha infatti scritto una lettera ai propri dipendenti e ai principali collaboratori, sottolineando l’importanza di valori come “la terzietà, la sobrietà e la professionalità”, che dovrebbero rappresentare i requisiti fondamentali di ogni professionista del settore. Ferri ha utilizzato l’episodio di domenica come spunto per un discorso più ampio, evidenziando come comportamenti simili siano diffusi e che, purtroppo, non siano isolati.

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Per quanto riguarda gli stagisti coinvolti, che si sono abbracciati in un momento di esultanza dopo il gol di Frese, e ignari di essere visibili in diretta dietro un vetro che li separava dallo studio, la decisione finale è stata di sospenderli per una settimana. Dopo averli richiamati e accompagnati a casa domenica, Ferri ha deciso di non escluderli definitivamente dalla redazione. La loro esperienza in Sky continuerà, e dal lunedì 10 torneranno a frequentare gli studi con l’obiettivo di coltivare il sogno di diventare giornalisti, arricchendo il percorso con una lezione di deontologia professionale, da inserire nel loro curriculum formativo.

Ecco la lettera del direttore di Sky Sport, Federico Ferri, rivolta alla redazione (e ripresa da Lettera 43) dopo quanto accaduto nelle ultime ore per l'atteggiamento dei due stagisti dell'area social: "Cari colleghi, oggi la redazione si è resa protagonista di una scena indegna della nostra professione e del prestigio e della serietà che contraddistinguono e devono contraddistinguere Sky Sport. Dico ‘la redazione', ovvero tutti noi, perché per la gente fuori di qui non ci sono i singoli responsabili, ma c’è Sky Sport, punto. E quando uno di noi si rende protagonista di una brutta figura, la facciamo tutti".

"Esultare per il gol di una squadra, qualsiasi essa sia, in qualsiasi partita, emettere in scena baracconate da bar o da stadio (purtroppo vale anche per le tribune stampa, ma questo è un altro discorso), è inaccettabile sempre, a maggior ragione se la scena finisce in onda. I responsabili sono stati individuati e saranno puniti, ma quello che più mi preme non è penalizzare dei ragazzi, peraltro non appartenenti alla redazione (ma qui torniamo al tema al quale ho accennato prima), ma è fare capire a tutti che il calcio – soprattutto in epoca social, nostro malgrado – è una materia delicata e la terzietà, l’imparzialità, la sobrietà, la professionalità, sono elementi imprescindibili per una testata giornalistica, in tutte le sue forme. E tutti noi dobbiamo essere consapevoli della responsabilità del ruolo che ricopriamo e del marchio che rappresentiamo".

"Allargo dunque il discorso ai vostri profili personali sui social network. A come vi comportate allo stadio con l’accredito di Sky e sotto la mia responsabilità, dunque, quando siete inviati o semplici spettatori (chiedere una foto o una maglia a un giocatore non fa parte del nostro mestiere, ad esempio, secondo il mio parere, perché non siamo fan ma giornalisti), o ancor di più ovviamente quando andate in onda".

"La verità è che quei malcapitati ragazzi non sono gli unici. E io mi sono stufato. Non voglio nemmeno più mettermi a dettare regole o discutere ulteriormente su questo aspetto, come ho fatto in passato. Chi fa il tifoso, chi dimostra di non essere imparziale o di dare giudizi in qualche modo condizionati anche solo da simpatie o antipatie, o da qualsiasi pregiudizio, e in generale chi non si comporta in modo da onorare la nostra professione e Sky Sport, verrà giudicato editorialmente inadatto a ricoprire il ruolo di inviato, o ad andare in onda, o ad avere responsabilità in redazione. L’ho sempre fatto, come sapete, ma ora mi impegnerò a farlo ancora di più. Vediamo se così entra nella testa di tutti".

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Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 05 novembre 2025 alle 19:06
Autore: Sarah G. Comotto
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