Il Sassuolo subisce gol da 18 gare di campionato; soltanto il Padova (18, nel 1996) e il Livorno (27, nel 2014) registrano una serie aperta più lunga di gare senza clean sheet in Serie A in una singola stagione. Di contro, il Sassuolo andava a segno da 17 trasferte in campionato e non ha trovato la rete per 18 gare esterne consecutive (sarebbe stato un record per la prima volta da quando milita in Serie A). Inoltre, con la sconfitta con 0 gol fatti con la Sampdoria, è stata chiusa la serie più lunga di trasferte con gol nel massimo campionato italiano (Milan a 14).

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Un Sassuolo incapace di reagire alle scoppole della Sampdoria. Un Sassuolo che continua a regalare distrazioni in fase difensiva. E pensare che gli uomini in difesa sono gli stessi che lo scorso anno hanno portato il club neroverde a sfiorare la qualificazione in Europa. Da Toljan a Muldur passando per i centrali Chiriches, Ferrari, Ayhan e Peluso, fino ai terzini mancini Rogerio e Kyriakopoulos, solo Ruan Tressoldi, arrivato a gennaio è l'unico volto nuovo del pacchetto arretrato. Sono uguali persino i portieri (il terzo è Satalino, l'anno scorso c'era Turati, ma Pegolo e Consigli sono ancora lì). In tutto: 42 gol subiti a fronte dei 39 segnati. Numeri su cui riflettere. I neroverdi hanno conquistato 29 punti in 24 giornate, 7 vittorie, 8 sconfitte e 9 pareggi. Ma il 2022 non è iniziato nel migliore dei modi con i 4 gol incassati contro il Verona in casa e gli altri 4 in cascina al Ferraris.

Contro il Torino, i neroverdi avrebbero potuto incassare altri 4 gol (e per miracolo è arrivato l'1-1). La fase difensiva preoccupa. Ma già da tempo, praticamente da sempre. La società è corsa ai ripari per l'anno prossimo con l'acquisto di Erlic ma la sensazione è che non possa bastare. Lo scorso anno, dopo 24 giornate, i gol incassati erano 37 e 39 quelli fatti, con 35 punti in classifica frutto di 9 vittorie, 8 pareggi e 7 sconfitte, la differenza reti era +2, ora è -3. Nel 2019/2020 la squadra di De Zerbi aveva realizzato 38 gol, subendone 39 ed era 12esima in classifica, con 29 punti (una situazione simile a quella attuale). Nel 2018/2019, il primo anno di De Zerbi, il Sasol aveva realizzato 34 gol e ne aveva incassati nuovamente 39, con differenza reti -5  e con 30 punti in classifica (11esimo posto).

Nel 2017/2018 le cose andavano peggio: 41 gol incassati, uno in meno rispetto a quest'anno, ma solo 14 gol fatti, con differenza reti -27, 15esimo posto in classifica con 23 punti (l'anno del cambio Bucchi-Iachini). Nel 2016/2017 il Sassuolo di Di Francesco aveva realizzato 33 gol e incassato 40 reti (era 13esimo con 27 punti). Nel 2015/2016, quella dell'Europa, i neroverdi erano settimi con 34 punti: 28 gol fatti e 28 subiti, la miglior stagione in termini difensivi (e alla fine arrivò l'Europa con 49 gol fatti e 40 subiti). Nel 2014/2015 il Sassuolo di EDF aveva raccolto 29 punti dopo 24 giornate (gli stessi di Dionisi), era 12esimo, ma aveva segnato 29 reti a fronte delle 35 subite. Nel 2013/2014 i numeri peggiori, ma era il primo anno in A: la coppia Di Francesco-Malesani aveva conquistato 17 punti, il Sassuolo era ultimo con 13 reti fatti e 51 subite (a fine anno sarà 17esimo posto con 72 gol incassati). Dionisi, in termini di gol subiti dopo 24 giornate, ha dunque fatto meglio solo del 1° anno di Di Fra (con le 5 apparizioni di Malesani).

Sezione: News / Data: Lun 07 febbraio 2022 alle 13:42
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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