Sei tu o forse sei tu? Parafrasando Fabrizio Moro ed Elisa e i titoli delle loro canzoni presentate al Festival di Sanremo, si può facilmente estrapolare il pensiero dei tifosi del Sassuolo dopo la pesante batosta subita al Ferraris contro la Sampdoria, rigenerata dai neroverdi (a partire dalla metà dello scorso dicembre, nessuna squadra aveva raccolto meno punti della Sampdoria in campionato: soltanto due, al pari di Venezia e Salernitana). Un 4-0 severo ma una sconfitta meritata, figlia delle solite disattenzioni difensive e di un atteggiamento collettivo a dir poco rivedibile. E Ogni volta è così. Il Sassuolo si ritrova nudo con i brividi, quelli che fa venire la difesa (ma in generale la fase difensiva) e anche la prova di ieri con la Samp degli ex (possiamo anche accettare l'esultanza da ex ma l'esultanza 'sfrenata' è stata eccessiva). Ma non solo. Perché andando ad analizzare il recente andamento del Sassuolo di Dionisi ci accorgiamo delle difficoltà della squadra neroverde: quello di Empoli, a questo punto, è stato un exploit. Le batoste contro Bologna e Verona non solo un caso sporadico. La formazione emiliana ha vinto solo una delle ultime 7 partite (quella di Empoli, appunto), pareggiando contro Fiorentina, Genoa e Torino, perdendo in maniera pesante contro Bologna, Verona e Sampdoria. E non può più essere un caso!

Dionisi deve ritrovare il bandolo della matassa (e ieri non hanno convinto nemmeno i cambi, tenere in campo uno Scamacca così è inutile, andava tolto al 60' ma ovviamente rispettiamo le scelte dell'allenatore). Il Sassuolo nel 2022 ha raccolto 4 punti in 5 partite. E ci sono tante cose che non funzionano. "Non uso la frusta, uso bastone e carota. Non possiamo rialzarci dopo una batosta e non voler star in piedi dopo un risultato positivo. Abbiamo questo atteggiamento, nella volontà, da inizio anno. Corrono, si impegnano, senza palla corriamo giusto, i contrasti sembra che non li vogliamo vincere, oggi sulle seconde palle se arrivavamo prima le prendevamo altrimenti no" ha detto l'allenatore. E andiamo ad analizzare i numeri di ieri: 51,1% di duelli vinti, 55% duelli aerei vinti, intercetti 13-6 per la Sampdoria, contrasti 14-6 per la Sampdoria. Quindi sì, è mancata, anche in parte, la rabbia, la cattiveria, la convinzione, per avere la meglio sulla Samp.

Forse il tecnico dovrà iniziare a rivedere i suoi piani tattici, specie a centrocampo. Abbiamo parlato più volte della rivoluzione Dionisiaca che parte proprio dal centrocampo ma Frattesi-Maxime Lopez, seppur fantastici per larghi tratti della stagione, hanno bisogno di maggiore supporto. Serviva un centrocampista più fisico probabilmente, che non è arrivato dal mercato. E allora bisognerà fare di necessità virtù. Ma prima ancora dell'atteggiamento tattico, va modificato assolutamente l'atteggiamento mentale. Perché così non si va da nessuna parte! Serve un bagno di umiltà ha detto l'allenatore dopo il ko di ieri: condividiamo al 100% queste parole. Tutti devono chinare il capo, fare un bell'esame di coscienza, dare di più perché evidentemente quanto dato sin qui non basta, e ripartire. E alla svelta. Perché la situazione è ancora abbastanza tranquilla ma dietro più di una squadra ha iniziato a correre. E bisogna iniziare ad accendere immediatamente la spia dell'allarme per non correre rischi in futuro. Ora ci sono Roma e Inter. E paradossalmente nel girone d'andata il Sassuolo ha dimostrato di fare meno fatica con le big rispetto alle altre. Poi Fiorentina, Venezia, Salernitana e Spezia. In queste 6 partite dovrà arrivare la svolta, per poi chiudere al meglio la stagione.

Prima della Roma e dell'Inter però ci sarà la Juve. Una notte storica. Da affrontare con uno spirito diverso rispetto a quello visto al Ferraris. La testa era già alla sfida con la Juve? Difficile dirlo, ma le sensazioni dicono di no. La Samp semplicemente ha avuto più fame rispetto al Sassuolo e ha dimostrato di essere cannibale, sbranando i neroverdi. Che è vero, hanno creato diversi pericoli, ma dietro hanno fatto ballare parecchio (Dove si balla? Caro Dargen, nella difesa neroverde si balla parecchio). E ora però bisogna voltare pagina, ricordando la lezione di Genova. Si va tutti a Torino. Ovunque sarai, caro Sassuolo, Abbi cura di te. Ciao ciao. Con la testa, con il cuore, con il culo.

Sezione: Editoriali / Data: Lun 07 febbraio 2022 alle 10:30
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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