L'ex attaccante del Siena Reginaldo, attuale attaccante del Real Magma, ha raccontato un retroscena su Antonio Conte e il Sassuolo in un intervento al podcast Doppio Passo. Un viaggio indietro nel tempo con la memoria per Reginaldo, che ha raccontato come tutto iniziò dopo un viaggio di ritorno di 20 ore dal Brasile. Il centravanti era molto provato: "Ero cotto. Avevo ancora i sedili dell’aereo sulla schiena. Ero talmente stanco che ho detto al mister: ‘Non voglio manco mangiare'. Erano le 8:00 di sera, ho detto: ‘Voglio andare a letto'. Solo che c’era quel fuso orario, no, di 5 ore. Quindi io la notte non ho dormito bene".

L’attuale allenatore del Napoli, però, come se nulla fosse, era pronto per gli allenamenti. Reginaldo pensava che bastasse il minimo sindacale: "Pensai che quel lavoro con 20 ore di viaggio potesse bastare - riporta Fanpage - E invece noi avevamo tre blocchi da 7 minuti, 20 secondi sui 100, come facevano loro. Ho detto: ‘Ma veramente io mi sto stirando, non ce la faccio‘. Sembrava che i flessori si stessero spezzando, comunque feci anche i blocchi. Lui voleva di più e gli dissi: ‘Un incubo, cioè no, non ce la faccio'".

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Conte non gradì: "Lui già si alterò e disse: ‘Chiama il procuratore, fallo andare via. Non lo voglio sapere, non c’ha voglia'". Reginaldo ha provato a spiegargli: "Mister, ma non è che non ho voglia, non ce la faccio, mi sto stirando". Niente da fare per l’allenatore, arrabbiatissimo: "No, no, vai via di qua". Un gesto di stizza con la mano di Reginaldo ("Vabbé allora me ne vado") incendiò ulteriormente Antonio Conte: "Si è avvelenato per quella risposta e mi ha messo fuori rosa".

Dopo due settimane fuori rosa, la cosa è rientrata con un caffè: "Ho saputo che i compagni all’epoca, Claudio Terzi, Del Grosso, Portanova, che era il vicecapitano, Di Vaio, che erano là, sono andati dal mister e hanno detto: ‘Mister, guarda che lui ci serve nello spogliatoio. Ci fa ridere, ci fa stare bene‘. Gli dissi: ‘Mister, sai, noi abbiamo Immobile, Marrone, Bolzoni, anche Caputo… Abbiamo già giovani fortissimi, però hanno paura di giocare con lei. Hanno paura di sbagliare i passaggi‘. Perché veramente il mister c’aveva la vena che gli usciva qua".

Un’occasione d’oro per Reginaldo: "‘Mister, guarda, ti posso dire una cosa? Ho sbagliato a risponderti, però ti ho risposto solo perché non ce la facevo più. Eravamo secondi in classifica in Serie B. È successo a Sassuolo che abbiamo perso 3-1 con una squadra appena retrocessa dalla Serie A e lei ha spaccato lo spogliatoio. Abbiamo giocatori fortissimi, giovani, ma hanno paura di giocare. Hanno paura veramente'".

Conte accettò il consiglio: "‘Reggi, questo è il mio atteggiamento, cercherò di migliorare'". E quindi abbassò i toni. Cominciò a fare delle cose diverse, tipo il giovedì mezz’ora di torello con noi, a ridere, a scherzare. E abbiamo vinto il campionato. I ragazzi sono stati più tranquilli a giocare".

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Sezione: News / Data: Gio 11 settembre 2025 alle 20:31
Autore: Sarah G. Comotto
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