Con il suo incessante ritmo fatto di traffico, lavoro e impegni sociali di vario tipo, la città porta con sé un crescente bisogno fisiologico di spazi da dedicare al benessere del singolo cittadino, cosa che però quasi cozza con la natura stessa della città. Rilassarsi all’interno di questi contesti, specie quando non ci si trova in un ambiente provinciale, non significa più semplicemente fare una passeggiata al parco o concedersi un caffé in tranquillità!

Esatto: ci sono tanti nuovi trend del mondo wellness che stanno pian piano trasformando il concetto di relax in un’esperienza diversa, stratificata ma anche multisensoriale, in grado di integrarsi in maniera maggiore all’interno delle abitudini quotidiane delle persone.
Scopriamo insieme cosa fanno oggi le persone per potersi rilassare all’interno dei contesti cittadini: scopriremo che ci sono tante cose che sono molto più interessanti di quanto sembra a un primo acchito!

I fortunati hanno i wellness hub…

Forse la tendenza predominante tra quelle in circolazione è quella dei wellness hub, veri e propri spazi polifunzionali che uniscono al loro interno tante diverse pratiche di benessere il tutto all’interno di un singolo luogo. Non parliamo soltanto di palestre e di centri yoga, ma di veri e propri luoghi che sono in qualche maniera dedicati alla rigenerazione fisica e mentale della persona. Qui è possibile trovare sessioni di meditazioni con un coach, trattamenti di aromaterapia, stanze del silenzio, percorsi sensoriali e via dicendo; tutto questo permette a chi lo desidera di vivere un’esperienza completa di rilassamento senza per forza doversi allontanare di molto dai luoghi urbani.

Questi luoghi spesso e volentieri coincidono anche con quelli dove è possibile acquistare prodotti per integrare le proprie esperienze con i vaporizzatori, come quelli di MagicVaporizers per fare un esempio. Questo perché i vaporizzatori si possono utilizzare anche e soprattutto per poter sfruttare le capacità organolettiche di tutta una serie di ingredienti naturali che, nel breve periodo, possono davvero fare la differenza tra una situazione di stress e una di rilassamento. La lavanda, ad esempio, è una pianta il cui odore ha un forte effetto ansiolitico mentre la passiflora è un sedativo naturale, da utilizzare per potersi approcciare con maggiore serenità al sonno.

Questi strumenti e questi ingredienti sono suggeriti all’interno di cosiddetti “micro-rituali”, ovvero momenti brevi facilmente inseribili in una giornata lavorativa che hanno uno scopo ben preciso: aiutare la mente a ridurre la percezione dello stress, in maniera veloce ed efficace. Parliamo di sessioni da poche decine di minuti ma che hanno dimostrato in maniera empirica un certo livello di efficacia.

Inutile però nasconderci dietro ad un dito: la chiave del successo di queste pratiche la si ritrova nella praticità delle azioni; il relax non è quindi soltanto un evento straordinario, bensì in un gesto quotidiano che deve essere ripetibile più volte al giorno.

… i meno fortunati devono puntare alla tecnologia!

In tutto questo la tecnologia gioca un ruolo senza dubbio fondamentale: sta diventando, infatti, sempre più difficile staccare il rilassamento dall’utilizzo della tecnologia. Chi abita in una grande città, per fare un esempio, può godere di un’esperienza immersiva completa grazie all’utilizzo di un visore per la realtà virtuale con cui immergersi, nel giro di pochi secondi, in una spiaggia tropicale o in una foresta silenziosa. Questa tecnologia viene spesso affiancata al cosiddetto “sound healing”, ovvero sessioni di riproduzione di suoni in cui il focus è sulle vibrazioni di questi ultimi!

Secondo alcune branche della cultura, esistono suoni (come quelli di gong, campane tibetane, sintetizzatori digitali e così via) che possono aiutare la mente a raggiungere uno stato di profondo rilassamento: non è quindi un caso che molti centri culturali e artistici stiano inserendo questi eventi all’interno delle loro programmazioni, trasformando così il relax in un’esperienza condivisa anche dall’alone culturale.

Non di sola tecnologia però si campa e l’ampiezza del mercato che il mondo del relax vuole toccare lo dimostra; chi vuole ritrovare un contatto autentico con la natura sa benissimo che non potrà farlo appoggiandosi unicamente a ritrovati tecnologici. Fortunatamente le città (e alle volte anche i comuni) stanno già prendendo provvedimenti costruendo veri e propri parchi sensoriali dove il verde non è soltanto considerato come decorazione, ma anche parte integrante di un più complesso percorso di benessere.

In che direzione stiamo andando?

Il panorama definitivo che si erge davanti ai curiosi è chiaro: il relax urbano sta diventando qualcosa di più di una semplice eccezione, bensì assomiglia sempre più a una necessità che si declina in forme sempre più creative. Alle volte sono i cittadini a cercare soluzioni pratiche e immediate, altre invece sono le comunità intese come gruppi guidati dal basso a costruire esperienze in grado di stupire e coinvolgere i sensi.

Il futuro sembra quasi prevedere una direzione ibrida, dove tecnologia e natura siano in grado di convivere; finché queste tecnologie non diventeranno “complesse” come il VAR calcistico, possiamo pur star certi che il trend continuerà ad avere una direzione positiva!

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mar 09 settembre 2025 alle 14:51
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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