Gli amici, si dice, si fanno vedere nel momento del bisogno. E allora noi, mantenendo sempre intatta la nostra vena giornalistica e il nostro diritto di criticare, vogliamo rimanere aggrappati al carro De Zerbi e vogliamo ancora una volta spezzare una lancia a favore dell'allenatore Roberto De Zerbi. Troppo semplice prendersela con l'allenatore che non è esente da colpe e paga la sua 'cocciutaggine', il suo modo di pensare che non cambia indipendentemente dall'avversario. "Finchè io sarò su questa panchina, il Sassuolo scenderà sempre in campo per fare la partita". Noi sposiamo la causa Dezerbiana e soprattutto quella sassolese ma modificare alcuni pensieri è sintomo di intelligenza non è alzare bandiera bianca. Anzi, un grande allenatore si vede anche da questi particolari.

Gli errori ci sono stati e ci saranno sempre ma non basta più presentarsi dopo ogni sconfitta e assumersi le responsabilità con frasi del tipo "la sconfitta è colpa mia": questa è una tarantella che va avanti dall'anno scorso e può diventare stucchevole. Errare è umano ma perseverare è diabolico. Bisogna trovare delle correzioni e in fretta. Naturalmente nessuno ha la bacchetta magica ma il Sassuolo contro certe squadre fa fatica, non riesce ad andare oltre certi limiti e sarebbe meglio provare a limitare gli errori, provando a nascondere gli evidenti difetti: un po' di trucco in faccia non rende la donna più bella ma la rende più sicura e più convinta nei propri mezzi. Non può piovere per sempre, è vero, ma a furia di bagnarsi ci si ammala e uscire con un ombrello, a volte, può essere salutare.

Il Sassuolo fatica a ingranare, è fermo a quota 6 punti dopo 6 giornate (lo scorso anno i punti furono 13). Affrontare Torino, Roma e Atalanta non è semplice per nessuno ma c'è modo e modo di perdere. Prendere 4 gol in 35 minuti contro la Roma, ripetersi contro l'Atalanta vuol dire commettere sempre gli stessi maledetti errori (nessuna squadra ha subito più gol del Sassuolo nella prima mezz'ora di gioco in questa Serie A, ovvero 7). Ci si aspettava un cambio di marcia da parte del Sassuolo ma in questo momento i neroverdi sembrano aver inserito la retro. Venerdì prossimo il confronto nella Brescia di De Zerbi, una gara da dentro o fuori. Questo è il momento in cui i veri uomini vengono fuori e il Sassuolo, anche in passato, ha dimostrato di sapersi compattare ed uscirne fuori con lo spirito di sacrificio, con la forza delle idee dell'allenatore e con il gruppo. Questo è il momento di far sentire il proprio apporto a tecnico e squadra e noi siamo con i neroverdi in tutto e per tutto. Ma a Brescia è vietato sbagliare!

Sezione: Editoriali / Data: Dom 29 settembre 2019 alle 17:16
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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