La sintesi perfetta l'ha data Domenico Berardi: per vincere in Serie A (ma non solo) servono 11 leoni. Potrei già chiudere qui l'editoriale perché queste poche ma semplici parole racchiudono l'essenza della prova del Sassuolo. Una prova non esaltante dal punto di vista qualitativo ma a volte per vincere servono anche altre qualità. Tante volte abbiamo rimproverato ai neroverdi la mancanza di cattiveria agonistica, di provare a vincere solo di fioretto e mai di spada e nell'1-0 di ieri con la Lazio c'è tanta spada, c'è tanta determinazione, c'è tanto agonismo, ci sono tante 'palle'.

Sapete che non amo soffermarmi solo sul risultato. Grosso non ha gradito i commenti post-Cremonese ma credo di essere stato uno dei pochi a sottolineare la buona prova (nel complesso) della squadra e di un Sassuolo che avrebbe meritato il pari. Al contempo dico che questo era un Sassuolo-Lazio da 0-0. I neroverdi però, come accaduto due settimane fa per la Cremonese, hanno avuto il merito di crederci di più e sono stati premiati. Le scelte di Grosso nella ripresa hanno dato una mano. Il Sassuolo ha capito che per la Lazio non era giornata, che qualcosa non andava nella formazione di mister Sarri, e così ha osato. Prima il cambio di Coulibaly per Walukiewicz (forzato), poi il passaggio al 4-2-3-1 con Fadera e Volpato. E proprio questi ultimi due hanno confezionato, insieme al contributo fondamentale di Muharemovic, il gol vittoria.

Poi è stata solo resistenza a oltranza. Con il baricentro ancora più basso rispetto a quello del primo tempo, tutti nella propria metà campo (giustamente) a difendere e semmai a provare a ripartire. A differenza di quanto accaduto a Cremona però, non in maniera convulsa e disordinata, e questo significa che il Sassuolo ha imparato la lezione almeno da questo punto di vista. Menzione speciale per Muric. Se devo dirla tutta, ancora non mi ha convinto al 100%, ma una buona fetta dei 3 punti è merito suo con quella parata incredibile su Zaccagni, bravo a rimediare all'errore di posizione sul cross. 

Il calciomercato Sassuolo dunque inizia a dare i suoi frutti. Muric e Fadera decisivi, due dei nuovi acquisti. Matic al top in mezzo al campo a dirigere le operazioni. Positivo l'ingresso di Coulibaly soprattutto nelle folate offensive (ma deve crescere in fase difensiva) e bene anche Idzes al centro della difesa. Vranckx e Koné possono e devono fare di più. Il mercato dunque inizia a pagare i dividendi ma...posso essere malizioso? Ho chiesto a mister Grosso in conferenza stampa, prima della gara, se gli era piaciuto il calciomercato, se c'era stata sintonia e come giudicava il lavoro del club. "Il mercato non è mai facile. Ti metti in testa delle idee di voler fare, ci sono tante situazioni che possono cambiare o addirittura stravolgere. Non mi piace dare giudizi e prendo atto di quello che siamo e sono convinto che abbiamo le qualità per farlo" le sue parole. Diciamo che leggendo tra le righe sembra il commento di una persona non particolarmente entusiasta. Magari mi sbaglierò. È sicuramente una versione differente dal "Sassuolo società seria" che abbiamo imparato a memoria lo scorso anno.

Sezione: Editoriali / Data: Lun 15 settembre 2025 alle 16:00
Autore: Antonio Parrotto
vedi letture
Print