Calvarese e la moviola: "Pavlovic-Cheddira farebbe rabbrividire la Premier"

L'ex arbitro Gianpaolo Calvarese ha commentato sul suo canale Youtube l'operato dell'arbitro Crezzini durante Milan-Sassuolo 2-2 e in particolare l'episodio del gol annullato: "Qui la situazione è abbastanza semplice. L'inglese del Milan si appoggia con due mani senza spingere e il difensore neroverde enfatizza il contatto. Evidentemente lo fa anche perché, come è successo in questo caso, questi episodi poi vengono fischiati e attenzione perché nonostante tutto quello che si sente dire su simulazioni e contatti enfatizzati si continuano a fischiare anche interventi che dal punto di vista tecnico non sono fallosi".

L'ex arbitro si è soffermato anche su un altro episodio contestato durante la gara, il contatto Pavlovic-Cheddira nel finale: "Qui mi soffermerei su un paio di elementi importanti. Il primo, dal punto di vista tecnico, è vero che Cheddira fa di tutto per prendere vantaggio su Pavlovic e ci riesce, non è un contatto più alla pari, si mette davanti, dopodiché con il pallone che va verso il fondo allarga il piede sinistro per farsi colpire. Allora, attenzione, allargare il piede è lecito, lo può fare il difensore così come l'attaccante, ma... Ma nel momento in cui si valuta la finalità di quel gesto bisogna capire se l'obiettivo è proteggere il pallone o meno. E qui secondo me non si tratta di questo caso specifico perché il pallone va verso destra e l'attaccante neroverde sposta il piede verso sinistra. Quindi seppur l'episodio sia difficile e complesso da leggere, a mio avviso la decisione corretta è non concedere il calcio di rigore".

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Prosegue Calvarese nella sua analisi: "Attenzione però perché rigori di questo tipo ne sono stati assegnati. L'estremo è quello che abbiamo visto in Napoli-Inter. Il punto è che purtroppo su questi contatti che non sono da calcio di rigore che farebbero rabbrividire in Premier League, molte volte si è comunque arrivati all'assegnazione del penalty".

Infine su Laurienté-Tomori: "È invece corretta la decisione relativa al contatto, Laurienté-Tomori. È vero, Laurienté arriva sul pallone, Tomori prova a fare la giocata e non trova la palla, ma il contatto che si genera successivamente è frutto di una dinamica naturale, di un'azione non fallosa, giusto lasciar proseguire".

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