Tre punti persi o un punto guadagnato? Difficile rispondere al quesito dopo il 3-3 del Sassuolo contro il Napoli. Per come si era messa è sicuramente un punto guadagnato ma probabilmente sono di più i rimpianti per quello che poteva essere e non è stato perché il Sassuolo è tornato a brillare (hanno giovato i 10 giorni senza giocare una gara visto il rinvio con il Torino?) e meritava di vincere. Ieri c'è stata una sola grande squadra in campo e a dispetto della scaramanzia partenopea indossava la maglia neroverde. I neroverdi hanno fatto meglio ma hanno avuto sfortuna più che demerito perché fosse entrata la traversa di Berardi o il palo di Caputo sul 2-1 probabilmente staremmo parlando di un finale diverso.

Finale però che continua a regalare soddisfazioni ai neroverdi e ormai non può essere un caso. Fino alla fine è il nuovo motto della formazione neroverde. Il Sassuolo ha segnato almeno un gol in tutte le ultime 14 partite di campionato: striscia record in una singola stagione di Serie A per i neroverdi, con l’ultima squadra emiliana che aveva fatto qualcosa di simile era stato il Parma nel 2003 (14). Fino alla fine dicevamo. I neroverdi in questo campionato hanno scoperto l'ebrezza del gol allo scadere. Non più un caso perché quanto visto ieri con il Napoli si è ripetuto più volte in questa stagione. Il Sassuolo infatti rende meglio nel secondo tempo: i neroverdi hanno realizzato circa il 27% delle proprie reti in questa Serie A prima dell'intervallo, un record negativo in percentuale. Allo stesso tempo, nessuna squadra ha siglato più gol nei minuti di recupero del Sassuolo in questa Serie A (5, come il Milan).

Poi un messaggio ai critici e ai detrattori di mister De Zerbi (ancora complimenti per le 100 panchina in A col Sassuolo) e della costruzione dal basso: ieri eravate in attesa di guardare la splendida Elodie a Sanremo o poco prima eravate sintonizzati sulle frequenze del Mapei Stadium? Porta più vantaggi o svantaggi? Nel precedente editoriale vi chiedevo di non criticare la costruzione dal basso e ieri è arrivata l'ennesima riprova dei vantaggi che può portare questo genere di gioco: 9 passaggi e squadra in porta. Azione da far vedere e rivedere come tutorial sull'uscita dal basso. Ora per l'Europa serve in più. Le altre vanno forte e il Verona ha soffiato l'ottava piazza ai neroverdi. La ricetta giusta ce l'ha De Zerbi: "Servono 3-4 vittorie di fila". Ora il calendario dà una piccola mano: Udinese, Verona e il recupero con il Torino prima del confronto con l'Inter. Occorre iniziare a correre e sbagliare il meno possibile. Mancano sempre meno gare alla fine ma mai dire mai. Fino alla fine.

Sezione: Editoriali / Data: Gio 04 marzo 2021 alle 12:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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