Claud Adjapong ha lasciato il Sassuolo nelle ultime ore del mercato, salutando i neroverdi a titolo definitivo, firmando così un triennale con l'Ascoli. Il laterale classe '98 ha parlato ai canali ufficiali del club marchigiano, dicendo la sua sul trasferimento estivo e anche sui suoi trascorsi con la maglia del Sasol: "È stata una trattativa lunga perché dovevo prima risolvere qualche dettaglio col Sassuolo, già da un paio di settimane si parlava del mio arrivo all’Ascoli, squadra che ho voluto fortemente perché mi avevano parlato bene e poi conoscevo il mister che avevo avuto a Sassuolo. E questa è stata una spinta maggiore per arrivare in bianconero. Qui ho trovato un gruppo sano, importante, giovani forti e un buon mix con quelli di esperienza. Molti ragazzi li avevo affrontati da avversari, su tutti Falasco”.

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

Sassuolo, l’apporto dei nuovi: Martin Erlic, il muro praticamente invalicabile

SN - Palmieri: "D'Andrea titolare spot per il calcio italiano. Primavera, ottimo inizio"

Mapei Stadium, lo stadio meno caro della Serie A tra biglietti ed 'extra'

Andando poi al personale: "Nasco esterno di attacco, ma, l’anno in cui ero agli Allievi, mister Bedogni decide di mettermi terzino. Quando sei più piccolo hai solo voglia di fare gol, quindi ero arrabbiato, ancora non capivo. Il mister mi diceva che secondo lui il mio ruolo in futuro sarebbe potuto essere il terzino. L’anno seguente salii in Primavera e mister Mandelli mi schierò terzino destro. Da lì è partita la scalata. Anche se all’occorrenza, quando c’era da ricoprire un altro ruolo, l’ho fatto: esterno, mediano, mezzala, terzino sinistro, mi chiamano jolly per questo. L’aver ricoperto ruoli differenti nelle giovanili mi ha aiutato ad essere pratico e duttile. L’anno scorso con Stellone alla Reggina sono stato impiegato anche come difensore centrale di destra quando giocavamo a tre. Quando c’è da aiutare la squadra ci si mette a disposizione e si cerca di fare il meglio possibile”.

A proposito di carriera, sicuramente particolare quella del giocatore, sul quale c'erano tante aspettative rallentate poi da alcune difficoltà. Aspettative dovute all'esordio in A contro la Juventus a 17 anni e poco dopo in Europa League col Rapid Vienna: "Vero, c’erano tante aspettative su di me, ne parlavano tutti, poi c’è stato un rallentamento, hanno influito qualche infortunio e scelte diverse di qualche allenatore. Due anni fa a Lecce stavo facendo bene, stavo giocando con continuità, ma mi sono rotto il tendine di Achille. Ora sono felice d’essere qui, la società mi ha fatto tre anni di contratto, questo significa che posso lavorare per il futuro e devo cercare di tornare quel giocatore di cui tutti parlavano, sta solo a me lavorare in campo e cercare di dare il massimo. Pian piano sto cercando di prendere la forma fisica, mi sono sempre allenato, quando sono arrivato qui i miei compagni avevano già giocato cinque partite, quindi mi mancano i minuti nelle gambe, spero di prenderli il più velocemente possibile".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 21 settembre 2022 alle 19:55
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
vedi letture
Print