Si avvicina Cosenza-Sassuolo, match della sesta giornata di Serie B, e la redazione di SassuoloNews.net ha contattato il giornalista sportivo e direttore responsabile de Il Dot.it Daniele Cianflone con il quale ha affrontato i temi legati alla partita e non solo, partendo però da quanto accaduto l'anno scorso con la retrocessione che è costata la Serie A ai neroverdi: "Non mi aspettavo la retrocessione perché il Sassuolo aveva aperto un ciclo in Serie A e si era ormai consolidato in una categoria che gli apparteneva del tutto e non mi aspettavo potesse retrocedere, a maggior ragione dopo quell'inizio di campionato che aveva visto il Sassuolo inaugurare la stagione a Cosenza - ricordiamo che giocò una partita di Coppa Italia al Marulla - e in quell'occasione c'era sì un Sassuolo ancora imballato ma nulla faceva pensare a un epilogo del genere. Credo che adesso l'obiettivo sia una pronta risalita".
Cosenza e Sassuolo si sono incontrate proprio all’inizio della passata stagione in Coppa Italia, in un match finito ai supplementari e vinto poi dai neroverdi. È passato un annetto e sarà un’altra storia. Quanto è cambiato il Cosenza da quella gara?
"Tantissimo, è tutto un altro Cosenza perché il Cosenza negli ultimi anni ci ha abituato a questi stravolgimenti continui di anno in anno, c'è poca continuità, non ci sono praticamente quasi mai dei progetti a lungo termine e questo porta la società ogni anno a ricostruire quasi tutto da zero. È stato così anche quest'anno per cui il Cosenza che quest'anno affronta il Sassuolo è totalmente diverso, a partire dall'allenatore e passando per l'organico, che forse ha anche ambizioni diverse perché l'anno scorso cercava di alzare un pochino di più l'asticella mentre quest'anno c'è stato un piccolo ridimensionamento e si ricomincia a parlare di salvezza".
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Cosenza ammazza-grandi in questo inizio di Serie B. Oltre al fattore ambientale, quali saranno i pericoli principali per i neroverdi?
"Uno dei pericoli principali per il Sassuolo potrebbe mancare, che è Fumagalli, che potrebbe essere il grande assente della partita, una delle sorprese più liete della stagione, che ha aperto questa stagione con il titolo di ammazza-grandi, vuoi anche per il calendario perché l'inizio non era facile ma i rossoblù sono riusciti a superarlo brillantemente battendo la Cremonese e la Sampdoria e andando anche vicino a battere il Palermo al Barbera perché a 10 minuti dalla fine il Cosenza era in vantaggio proprio grazie al gol di Fumagalli che potrebbe essere il grande assente, ma Strizzolo, arrivato nelle ultime ore di calciomercato, ha dimostrato benissimo di poterne fare le veci, nell'ultima partita ha raccolto benissimo questo testimone ed è andato subito a segno. È un Cosenza che al di là dei singoli fa della compattezza, del gruppo e della solidità la sua arma principale grazie al lavoro dell'allenatore che ha già dato un'identità alla sua squadra".
Ti chiedo una probabile formazione del Cosenza e le ultime sui rossoblù vista la possibile assenza di Fumagalli…
"Si dovrebbe andare verso una conferma perché Alvini ha sempre confermato, ha avuto degli uomini e su quelli si è affidato partita dopo partita, e dunque credo che si potrebbe andare verso la riconferma dell'undici che ha battuto la Sampdoria la settimana scorsa, con la semplice eccezione di Fumagalli che potrebbe essere sostituito da Strizzolo. Di fatto, squadra che vince non si cambia".
Tra le fila dei rossoblù c’è Riccardo Ciervo, arrivato in estate, su cui il Sassuolo vanta un diritto di recompra. In neroverde sostanzialmente non si è mai visto. Come si sta comportando in queste prime uscite? Potenzialmente secondo te è un giocatore da Sassuolo?
"Io credo che potenzialmente sia un giocatore da Sassuolo e un giocatore da Sassuolo anche in Serie A. Mi sbilancio perché quello che si è visto nelle prime giornate, fatta eccezione la partita con la Sampdoria dove è stato un po' sottotono, ma nelle altre giornate è stato una spina nel fianco delle difese avversarie perché ha fatto quella fascia in lungo e largo perché ha una spinta e una progressione impressionanti, ha qualità, tecnica, spesso e volentieri da delle sue progressioni sono nate le reti del Cosenza, e se dovesse continuare su questa falsariga e se il Sassuolo soprattutto dovesse tornare in Serie A io credo che questo diritto di recompra potrebbe esercitarlo perché tutto lascia credere che abbia le potenzialità per giocarsi le sue chances in una squadra ambiziosa e dal grande prestigio come il Sassuolo, soprattutto, come dicevo, se dovesse tornare nella massima serie".
Il Sassuolo ha trattenuto molti dei suoi big e a detta di tutti ha una rosa importante. Come dicevi tu, i neroverdi puntano alla promozione diretta. Cosa temi di più della squadra di Grosso?
"Parto dall'allenatore perché secondo me Grosso è un ottimo allenatore ed è una garanzia soprattutto in una categoria come la Serie B e lo dice il suo trascorso. Andando sui singoli è chiaro che Mulattieri potrebbe essere uno spauracchio, ma anche Laurienté. Io non so se partirà dall'inizio o dalla panchina ma ha voglia di rivalsa dopo un inizio di campionato così così e dopo che il Sassuolo è già transitato da queste latitudini a inizio campionato e Laurienté ha qualcosa di farsi perdonare quell'erroraccio dal dischetto. Mi sento di dire che Mulattieri e Laurienté possano rappresentare i pericoli principali fermo restando che ha un undici ampiamente temibile".
E, oltre a quanto accaduto in sede di calciomercato, ha anche un altro errore, molto più recente (con la Carrarese, ndr), da farsi perdonare...
"Questo me lo fa temere ancora di più nel senso che non posso pensare che un giocatore che ha quel nome e che ha quel tipo di carriera alle spalle possa essere questo. Prima o poi dovrà riprendersi e la voglia di rivalsa dovrà arrivare prima o poi e, sponda Cosenza, che possa arrivare il più presto possibile. Parlando da tifoso, sponda Cosenza, mi auguro di no ma è un giocatore da tenere d'occhio al di là dello stato di forma momentaneo".
Caligara poteva giocare questa sfida a maglie invertite. Sembrava a un passo dal Cosenza, poi il blitz di Palmieri e l’arrivo alla corte di Grosso, suo ex allenatore. Come sono andate le cose? Com’è stato preso questo blitz neroverde lì a Cosenza?
"Non è stata presa sicuramente bene questa storia che nell'ambito del calciomercato si è già verificata e molto probabilmente si verificherà ancora. Sono quelle situazioni borderline sulle quali poi magari una società più dotata dal punto di vista economico e più prestigiosa può far valere il suo appeal e questo è successo nel caso di Sassuolo e nel caso di Caligara che è rimasto lì in bilico per diversi giorni. Forse se c'è una colpa che possiamo attribuire al Cosenza è l'aver tentennato un pochino troppo prima di affondare il colpo e Palmieri, che tra l'altro è un ex Cosenza perché da giocatore fece un'ottima stagione in rossoblù negli anni '90, ha prelevato il calciatore ed è chiaro che Delvecchio non l'abbia presa bene ma sono storie che nel calciomercato esistono".
Infine una previsione sul campionato. Il Sassuolo punta alla promozione: secondo te ce la può fare?
"Il Cosenza è al settimo anno consecutivo di Serie B, abbiamo imparato a conoscere in lungo e largo questo campionato che dice che non c'è mai nulla di scontato, fino a due giornate dalla fine ma anche fino all'ultima giornata possono cambiare tutti gli scenari. Faccio l'esempio del Cosenza l'anno scorso come può essere stato quello di tante altre squadre in questi anni. Il Cosenza lottava per non retrocedere, per evitare i playout. Evitati i playout, il Cosenza nel giro di due giornate si è trovato nella terra di mezzo e con 2 punti in più il Cosenza che lottava per non andare ai playout si sarebbe trovato ai playoff, questo fa capire quanto sia equilibrato questo campionato e quanto sia difficile fare delle previsioni. Ovviamente rimanendo a quello che dicono le griglie, le ambizioni e le prospettive di inizio campionato, il Sassuolo per forza di cose, anche con quel po' po' di rosa che si trova a disposizione, deve lottare per tornare nel massimo campionato, ma non attraverso i playoff, deve farlo con una promozione diretta".
Si ringrazia Daniele Cianflone per la disponibilità e la cortesia dimostrate in occasione di questa intervista.
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