"Papà, papà: voglio tornare sulla giostra". Abbiamo ancora in mente le belle vittorie contro Sampdoria e SPAL. Su queste pagine abbiamo parlato di luna park Sassuolo, una squadra che divertiva, segnava e soprattutto vinceva. Dopo 9 giornate, ci immaginiamo nei panni di un bambino dannatamente attratto dalle luci di quel luna park, che chiede ai suoi genitori, al suo papà in questo caso, di tornare nuovamente su quella giostra che tanto lo ha fatto sorridere e divertire. E' questo il messaggio che lanciano i tifosi del Sassuolo a 'papà' De Zerbi e naturalmente anche ai calciatori: tornate a farci divertire e soprattutto vincere!

Se fosse entrato il 2-2 di Marlon si sarebbe parlato di prova di carattere o di brutta prestazione dei neroverdi? Difficile dirlo, un gol e il risultato spostano pesantemente gli equilibri. Quello che sappiamo, è che ci troviamo a commentare la sesta sconfitta in 9 giornate del Sassuolo. Troppe per una squadra che vuole ambire a una classifica importante, che vuole chiudere la stagione nella parte sinistra della classifica, che è allenata da un allenatore ambizioso. Troppe per una squadra che si è rinforzata con elementi importanti, andando a prendere Vlad Chiriches difensore e capitano della Romania dal Napoli, Pedro Obiang dalla Premier League (West Ham), Gregoire Defrel dalla Roma (strappato a numerosi club). E' vero, sono partiti i vari Demiral, Lirola, Sensi e Boateng e tanti calciatori sono arrivati alla fine del mercato ma le attenuanti non reggono più.

La Fiorentina ha vissuto un'estate tribolata, con il cambio di proprietà arrivato al termine di una pessima stagione. I viola faticavano a chiudere delle trattative di mercato e solo negli ultimi giorni di mercato, un po' come accaduto al Sassuolo, hanno completato la rosa di mister Montella con tanti innesti. Si è parlato spesso dell'età media della squadra neroverde, fra le più giovani del torneo (in estate sono arrivati elementi di esperienza, i già citati Chiriches e Obiang ad esempio, ma anche Caputo). Ieri ai viola mancavano Lirola, Caceres e Ribery, tre titolarissimi (di fronte un Sassuolo con tre quarti di difesa titolare assente e un elemento importante come Bourabia), sono scesi in campo dall'inizio un '99 (Sottil), 4 classe '97 (Dragowski, Milenkovic, Castrovilli e Chiesa), un '95 (Venuti). Nel Sassuolo i più giovani erano i due '97 Romagna e Boga, poi il '95 Marlon.

Quando si alza il livello, il Sassuolo non riesce a fare lo step successivo, nonostante gli sforzi fatti sul mercato dalla proprietà. E' chiaro ed evidente che c'è qualcosa che non va. A Verona abbiamo esaltato il carattere della squadra, ieri non è bastato. Occorreva una gara diversa e il Sassuolo si è seduto sugli allori dopo non aver preso gol nel primo tempo e dopo aver trovato il vantaggio su una magia di Boga. "E' mancato lo spirito propositivo" ha detto De Zerbi dopo la gara. La nostra umile sensazione è che siano mancate anche tante altre cose e che la squadra non abbia più le certezze di un tempo, abbia difficoltà a sviluppare certe trame di gioco e che non sia convinta dei propri mezzi. Le sconfitte chiaramente minano l'umore e le certezze dei calciatori, non può essere altrimenti. Sono 9 i punti in 9 giornate, con questo andamento si farebbe fatica a mantenere la categoria. Bisogna essere realisti, abbandonare certi entusiastici ed effimeri pensieri e cominciare nuovamente a pedalare. Nella direzione e nella maniera giusta. La salita è già arrivata, le altre non scherzano: a Lecce non si può sbagliare! 

Sezione: Editoriali / Data: Gio 31 ottobre 2019 alle 12:39
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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