Emiliano Bigica è stato il protagonista della seconda puntata di Nero&Verde su TRC. Il tecnico del Sassuolo Primavera ha raccontato la sua esperienza in neroverde, giunta al sesto anno. Ecco le sue parole trascritte per voi da SassuoloNews.net: "Ricordo ancora quando ad agosto del 2020 Palmieri mi ha dato l'opportunità di venire qui a Sassuolo e non potevo fare scelta migliore. Sono arrivato in un club che crede molto nel settore giovanile, una famiglia vera e propria. Si sta bene qui, non ci manca nulla per poter cercare di lavorare individualmente sui ragazzi per farli migliorare e chissà farli arrivare nel calcio dei grandi e nella nostra prima squadra".

Questo resta l'obiettivo principale ma conta già il risultato...
"Da 9 anni a questa parte, quando è iniziato il campionato di Primavera 1 il risultato sicuramente è importante, sicuramente il primo obiettivo è la permanenza nella categoria ma la crescita e il miglioramento dei ragazzi va spesso di pari passo con i risultati che si fanno in campionato".

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Il Sassuolo ha vinto lo Scudetto, non so se chi arriva sente il peso...
"Io non so se per i ragazzi che arrivano è un peso ma io glielo faccio pesare perché arrivano a far parte di un gruppo, di una famiglia della Primavera dove negli ultimi anni si è fatto molto bene, negli ultimi 3 anni siamo gli unici ad essere arrivati nelle prime 4 ed è qualcosa di importante. Io glielo faccio pesare perché l'aspetto mentale è l'aspetto che loro devono migliorare e mettergli un po' di sana pressione penso possa abituarli nel momento in cui vanno a giocare con i grandi, quindi io cerco sempre di mettergli una sana pressione perché a Sassuolo si sta bene, vengono trattati come una prima squadra, ma quando vanno con i grandi non ci sono queste possibilità".

L'obiettivo è ripetersi?
"L'obiettivo principale è sempre quello di mantenere la categoria e non è scontato perché ogni anno ci sono state delle sorprese, con squadre che l'anno prima hanno vinto lo Scudetto e hanno dovuto lottare l'anno dopo per restare in categoria, questo è l'aspetto mentale di cui parlo. Noi vogliamo essere sempre la squadra che spariglia le carte. Arrivare tra le prime 6 sarebbe importantissimo ma se non ci arriviamo non deve essere visto come un fallimento, bisogna sempre avere un certo equilibrio nei giudizi".

Ti aspettavi di essere a questo punto del cammino dopo 7 giornate?
"Siamo in linea con quello che abbiamo fatto l'anno scorso, l'anno scorso non avevamo perso invece quest'anno abbiamo perso 2 volte ma abbiamo vinto una partita in più. Il pre-campionato è stato confermato perché abbiamo fatto delle amichevoli con squadre di Serie C o Serie D dove abbiamo fatto la nostra bella figura. Il calendario nelle prime 6 è stato probante e volevo capire cosa avremmo fatto. Penso a parte la gara di Verona, le altre partite le abbiamo fatte nel modo giusto".

Come si lavora durante la sosta?
"Le convocazioni non ci rallentano, abbiamo la possibilità di lavorare individualmente, curare aspetti di tattica, tecnica, che a loro servono. Possiamo integrare con qualcuno della 18 ma la 18 avrà una partita importante domenica e faccio con quelli che ho, a me va bene così. Abbiamo dei nazionali, altri che non ci sono andati per vari acciacchi. Quando dicono 'lavoriamo durante la sosta' non è così perché non lavori come vorresti e ti dedichi alla loro crescita individuale".

Il fatto di lavorare al Mapei Football Center quanto è importante?
"Sicuramente è un vantaggio. Abbiamo un centro sportivo funzionale dove si allenano la prima squadra, la Primavera e l'U18 maschile e quindi c'è la possibilità di far salire o scendere dei giocatori per le varie necessità".

Ci sono tanti giovani in prima squadra...
"In prima squadra ci sono in pianta stabile Paz e Pieragnolo che sono passati dalla nostra Primavera. Macchioni, Tomsa e Frangella quest'anno, ma negli anni precedenti i vari Leone, Knezovic, Bruno, ecc, in tanti hanno assaporato la prima squadra, tanti sono andati in giro e sono in giro perché poi ovviamente c'è chi ci arriva passando dall'altra parte della siepe in prima squadra e c'è chi deve fare un giro più lungo e poi chissà, come hanno fatto gli stessi Pieragnolo e Paz, per entrare nella prima squadra, l'importante è che i ragazzi abbiano sempre il sogno di migliorare di arrivare il più in alto possibile".

Importante anche avere un confronto da vicino con Grosso e gli allenatori della prima squadra...
"Essere a contatto con la prima squadra ti dà la possibilità di poterti confrontare con l'allenatore della prima squadra e il suo staff. Io in questi 6 anni tra De Zerbi, Dionisi, Ballardini e Grosso di avere la possibilità di guardare gli allenamenti e scambiare opinioni".

Il momento più bello di questi 6 anni è la vittoria dello Scudetto?
"Ovviamente la vittoria dello Scudetto, la vittoria della Supercoppa. Mi sarebbe piaciuto che quella parentesi con la prima squadra fosse andata in modo diverso ma sono tutte emozioni forti che il Sassuolo mi ha regalato e che io e il mio staff abbiamo regalato al club perché siamo nella storia e nessuno ce lo può togliere. Siamo orgogliosi di aver scritto il nostro nome nella storia del Sassuolo".

Cosa ti aspetti dalle prossime sfide?
"Lecce è sempre una trasferta complicata, vuoi perché hanno sempre delle buone squadre, vuoi perché lo spostamento ti toglie delle energie. Dopo avremo la gara di Parma, una squadra che sta facendo molto bene. Giochiamo di venerdì e avremo 5 giorni per preparare la gara ma il campionato sta iniziando a entrare nel vivo, la classifica sta cominciando a far capire chi potranno essere le squadre protagoniste in campionato. Noi pensiamo ad avere continuità di prestazioni e risultati per fare in modo che la partita di Verona sia stato un episodio, lì fermo, e ogni tanto questi episodi servono anche per capire cosa fare e non fare per incappare in quelle brutte prestazioni".

L'anno scorso anche la Youth League...
"Sì, è stata un'esperienza unica, bella, vissuta in modo intenso. Siamo andati fuori contro una squadra forte come il Betis Siviglia. Mi sarebbe piaciuto rifarla anche quest'anno e siamo stati a un passo perché abbiamo perso la semifinale solo ai calci di rigore, vabbé ma non voglio pensarci. È stata comunque una bellissima stagione perché siamo riusciti a migliorare la posizione dell'anno prima e quindi bravi tutti anche chi ha lavorato con questi ragazzi nelle fasce minori che mi permettono poi di lavorare con loro quando arrivano in Primavera".

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Sezione: Sassuolo Primavera / Data: Sab 11 ottobre 2025 alle 10:05
Autore: Sarah G. Comotto
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