Il Consiglio comunale di Milano ha approvato, dopo quasi 12 ore di discussione consecutiva, la delibera che autorizza la vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan. La decisione, arrivata stanotte alle 3.45, è stata adottata con 24 voti favorevoli, 20 contrari e nessun astenuto, mentre due consiglieri non hanno partecipato al voto. Tra questi, il capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico, ha dissociato la propria posizione dalla linea del partito e ha votato contro. 

Con questa delibera, il Comune di Milano si impegna a cedere il Meazza e le aree circostanti ai club per un valore di 197 milioni di euro, destinati alla realizzazione di un nuovo impianto, mentre lo storico stadio di San Siro sarà demolito. La votazione si è conclusa tra polemiche e tensioni, anche all’interno della stessa maggioranza, e ha visto l’approvazione di un emendamento definito “tagliola”, che ha fatto decadere tutti gli altri emendamenti presentati, provocando critiche da parte di alcuni gruppi politici, in particolare dei Verdi.

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Il dibattito si è protratto fino alle prime ore del mattino: alle 3, la svolta decisiva con l’approvazione di questo sub-emendamento. La delibera, che chiude un percorso politico iniziato nel 2019 e caratterizzato da numerosi dubbi e opposizioni, rappresenta un passaggio fondamentale per le due società calcistiche milanesi. Dopo sei anni di interlocuzioni e controversie, Inter e Milan si apprestano a vedere realizzato il loro progetto più ambizioso.

Quali saranno ora i prossimi passi? La cessione formale dello stadio è prevista entro il 10 novembre, data entro cui dovrà essere formalizzato il rogito. Con questa data si attiverà il vincolo sul secondo anello, che impedirà di trasferire il bene pubblico a soggetti privati. Come riferito da TMW, il percorso però non si conclude qui: sono ancora pendenti due inchieste giudiziarie, condotte dalla Procura di Milano e dalla Corte dei Conti, che potrebbero influire sui futuri sviluppi, soprattutto in relazione alle cifre e alle eventuali responsabilità politiche coinvolte.

A complicare ulteriormente il quadro, ci sono i ricorsi già annunciati dagli oppositori, in particolare dal Comitato Sì Meazza, che si oppone all’abbattimento dello storico stadio. La questione più immediata riguarda le tempistiche: il definitivo passaggio di proprietà dovrà avvenire entro il 10 novembre, data oltre la quale il secondo anello di San Siro non potrà più essere trasferito.

Per quanto riguarda il progetto del nuovo impianto, le informazioni sono ancora riservate: si sa che Inter e Milan hanno recentemente ufficializzato una partnership con gli studi Foster e Manica, già autori del nuovo stadio di Wembley. Quest’ultimo ha partecipato alla gara d’appalto del 2021, perdendo contro il progetto “Cattedrale” di Populous, ed è molto probabile che il progetto milanese si ispiri alla soluzione degli “Anelli di Milano”, già presentata in quella occasione.

Inter e Milan hanno annunciato anche questo. 71.500 posti, leggermente inferiore alla capienza attuale di San Siro. Quanto costerà il nuovo stadio? Detto della valutazione del terreno, l’abbattimento del Meazza e la costruzione del nuovo impianto costerà circa 1,2 miliardi di euro a Inter e Milan come investimento complessivo sull’area. Stando ai documenti presentati da Inter e Milan, entro il 2031. Del Meazza rimarrà in piedi circa il 9%, da abbattersi entro il 2033.

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Sezione: Non solo Sasol / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 10:39
Autore: Sarah G. Comotto
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