L'ex calciatore del Sassuolo Davide Biondini è intervenuto ai microfoni di TMW a margine dell'evento 'Insider' 82', presentazione di 7 podcast organizzati dall'AIC per omaggiare dopo 40 anni il Mondiale vinto nel 1982. Ecco le sue parole sul Sassuolo e sulla Nazionale: "La scelta di puntare sui giovani è stata obbligata, per i due Mondiali mancati e per la fine dei cicli precedenti. C'è un cambio generazionale e il messaggio più bello che sta arrivando è quello della diversa fiducia che si sta dando ai giovani".

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Tanti giovani vengono dal Sassuolo, perché?
"Per diversi aspetti, lì si fa un percorso programmato e i vari Raspadori, Scamacca, Pellegrini e Politano hanno fatto una trafila chiara, grazie a Squinzi che è sempre stato sensibile pensando al settore giovanile. A Sassuolo puoi sbagliare".

Perché le big non lo fanno? Gnonto ha scelto di andare all'estero per giocare con continuità.
"Con il mercato di oggi saremo sempre più destinati a vedere i ragazzi girare per il mondo. La mentalità comunque in Italia deve cambiare, si vedono i giovani italiani un passo indietro rispetto agli stranieri. Penso che un'esperienza in Serie B o in C è comunque formativa".

Consiglierebbe un giovane centrocampista italiano?
"A centrocampo la Nazionale ha il maggior numero di talenti, parlo di Barella, Tonali e Pellegrini, dei campioni assoluto. Credevo molto da tempo in Frattesi, mi sono allenato con lui per un anno dove non ha avuto spazio ma in allenamento dimostrava di aver voglia di arrivare. Diventerà un giocatore sul quale puntare".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mar 07 giugno 2022 alle 20:36
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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