In amore si dice che l'importanza di una persona la si capisce quando la si perde e il discorso può essere riportato anche in termini calcistici. La nebbia non frena Djuricic: è Filip il faro trascinatore del Sassuolo, scrivevamo lo scorso 26 ottobre, dopo Sassuolo-Torino 3-3. Perché Sassuolo-Torino e Sassuolo-Udinese sono state gare per certi versi simili. La differenza l'ha fatta Filip Djuricic: il serbo era in campo contro il Toro, ha segnato uno straordinario gol di tacco e in 5 presenze ha collezionato 3 gol, 1 assist e l'81% di precisione nei passaggi, numeri mica male per un giocatore spesso etichettato come un grande talento ma discontinuo (anche noi lo abbiamo criticato per questo motivo). Quest'anno però, almeno in questo avvio, è sembrato di aver visto un altro Filip Djuricic.

Il Sassuolo è stato meno brillante con il Napoli e con l'Udinese e in entrambe le gare non c'era Djuricic. Non può essere un caso. Dalla stagione scorsa, con 6 gol e tante buone giocate, è arrivata una crescita costante che l'ha portato a fare tombola. Giampaolo diceva di lui: "Ha fatto 30, deve fare 31". Con tre gol all'attivo in cinque partite ma soprattutto tante prestazioni di qualità, tanta continuità nell'arco delle partite, si può dire che Filip abbia fatto quel 31 tanto atteso e ora è uno dei migliori giocatori della Serie A. E la sua assenza, specie contro l'Udinese, dove il Sassuolo ha faticato a creare gioco nella trequarti avversaria e addirittura a calciare in porta, si è fatta sentire.

Sezione: News / Data: Dom 08 novembre 2020 alle 17:48
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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