Meglio giocare bene e perdere o meglio giocare male e vincere? Forse non c'è tifoso al mondo che sceglierebbe la prima opzione ma 'purtroppo' o per fortuna nelle ultime gare le prestazioni del Sassuolo non sono andate di pari passo con i risultati. Senza andare troppo indietro nel tempo, basti pensare al ko con il Verona, dove la squadra avrebbe meritato di vincere se non fosse stato per quei 10 minuti finali maledetti, o alla vittoria con l'Empoli, dove resta la grande impresa per aver ribaltato il risultato con un uomo in meno a un quarto d'ora dalla fine ma sicuramente la squadra non impressionò per il gioco e fu più la vittoria di un singolo, Berardi, che dell'insieme. Anche con la Lazio la prestazione c'è stata, soprattutto dopo mezz'ora. Stavolta a San Siro con l'Inter la squadra è scesa in campo con la giusta concentrazione sin dai primi minuti, senza 'regalare' una mezz'ora alla squadra avversaria ma alla fine è arrivata una sconfitta.

Non voglio fare il Pioli della situazione ma le prime occasioni sono state di marca neroverde, basti pensare al gol annullato a Berardi (che pigro Laurienté nell'occasione), poi il gol annullato a Correa praticamente unico lampo nerazzurro fino al 40', per poi passare al colpo di testa fallito da Matheus Henrique fino al tiro di Frattesi dal limite dell'area. L'Inter si è trovata in vantaggio di un gol con il minimo indispensabile, sfruttando lo strapotere fisico di Lukaku e anche l'errore di Ruan, sin lì impeccabile: sbagliata la postura e sbagliato anche il 'concetto', non si può concedere l'appoggio e soprattutto il mancino a Lukaku, che usa il destro solo per scendere le scale! Dopo il gol è nata un'altra partita e l'Inter si è ritrovata in vantaggio addirittura di 3 gol senza nemmeno sapere il perché. La faccia di Berardi dopo il tris è emblematica e racconta tutto.

L'Inter però probabilmente ha pensato di averla vinta, Inzaghi ha cambiato ancora, il Sassuolo invece, non avendo più nulla da perdere, ha provato a crederci e dopo il gol del 3-2 ha fatto passare quei 10 brutti minuti all'Inter che purtroppo non hanno prodotto il 3-3 ma hanno portato la squadra a bilanciarsi, fino al gol del 4-2. La prima parola che viene in mente è: peccato! È vero, era l'Inter B, ma nell'Inter B c'erano in campo Handanovic, Acerbi, De Vrij, Brozovic, Mkhitaryan, Dimarco e Lukaku, non proprio gli ultimi arrivati. E poi non era un'Inter distratta ma un'Inter convinta dei propri mezzi e in fiducia dopo gli ultimi risultati, probabilmente i neroverdi l'hanno affrontata nel loro momento migliore della stagione. Il Sassuolo ha prodotto gioco, ha messo in difficoltà l'Inter con il pressing offensivo soprattutto nel primo tempo, ha verticalizzato quando ha potuto, ha creato diverse situazioni pericolose e soprattutto non si è abbattuto dopo essersi ritrovato immeritatamente sotto di 3 gol dopo un'ora di gioco.

Menzione d'onore per i tre centrocampisti. Frattesi, Maxime Lopez e Matheus Henrique hanno giocato un'ottima partita e non solo per i due gol segnati da Davide e dal brasiliano. I tre hanno vinto i duelli in mezzo al campo e hanno fatto girare la squadra. Purtroppo tutto questo non è bastato e resta in bocca l'amarezza per aver sfiorato la quinta vittoria consecutiva a San Siro (il Sassuolo sarebbe potuto diventare la prima squadra non milanese della storia a vincere 5 gare consecutive al Meazza).

Sezione: Editoriali / Data: Dom 14 maggio 2023 alle 13:01
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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