Sassuolo rimandato all'esame di maturità. o alla prova del 9, come avevamo scritto noi. Parola di Alessio Dionisi. Nessuna promozione per il Sassuolo capace di fermare le capoliste Milan e Napoli nel giro di 4 giorni, portando a casa 4 punti (bottino pieno con i rossoneri e pari contro gli azzurri) ma incapace di battere lo Spezia, quartultimo in classifica. Nulla è scontato nel mondo del calcio e la settimana del Sassuolo lo dimostra. I neroverdi hanno chiuso un trittico importante da imbattuti, con 5 punti in classifica: alzi la mano chi lo avrebbe pensato la settimana scorsa, dopo i due ko consecutivi contro Empoli e Udinese e il pari contro il Cagliari. Cinque punti su nove dopo aver affrontato le prime della classe più lo Spezia sono tanta roba. Questo è il presupposto da cui partire.

Cinque punti, tra l'altro, ottenuti tutti in rimonta. Se prima del Milan, rimproveravamo ai neroverdi la non capacità di riuscire a tenere il risultato, la formazione di Dionisi sembra aver imparato dai propri errori, almeno sotto questo punto di vista. Sotto di un gol contro il Milan, addirittura di due contro Napoli e Spezia e vicino anche all'impresa con gli azzurri (3-2 annulalto a Defrel). Poi però bisogna ammettere che i pareggi fotocopia con i partenopei e con gli spezzini hanno un sapore in bocca molto diverso. Contro il Napoli c'era la soddisfazione (con una punta di rammarico) per aver raggiunto il 2-2. Contro lo Spezia invece c'è un sapore amaro in bocca ("con in bocca un gusto amaro che fa schifo, chissà cosa è stato quello che ho bevuto" canta Vasco Rossi in Fegato Fegato spappolato).

C'è infatti un gusto più amaro rispetto al Napoli. Ci si aspettava una grande prova, soprattutto mentale, da parte dei neroverdi che invece sono incappati nei soliti errori. 'Facile' caricarsi quando ci sono i titoloni, le attenzioni della stampa per le sfide con le big, un po' meno quando si affrontano avversari di media-bassa classifica e, senza fare i perbenisti, meno forti. Forse è proprio questa la molla che deve scattare. Il Sassuolo è conscio della propria forza, sa di poter ben figurare contro le big e approccia alle sfide in un certo modo, mentre contro le medio-piccole è quasi 'supponente', sapendo di essere più forte e sbaglia approccio e gara. E fa fatica. Non solo dal punto di vista tattico a causa delle squadre che speculano ma anche dal punto di vista dell'approccio alla gara, dell'approccio mentale.

E, anche se a mister Dionisi non farà piacere, dobbiamo tirare nuovamente fuori una statistica, ognuno la legga come gli pare, come faremo anche noi: il Sassuolo ha vinto soltanto una delle otto partite di questo campionato giocate contro squadre che iniziavano la giornata con meno punti in classifica dei neroverdi (1-0 v Salernitana a settembre), poi quattro pareggi e tre sconfitte. Cinque risultati utili su 8, è vero, ma dall'altra parte una sola vittoria, è troppo poco, inutile girarci intorno. Ora il Sassuolo, che ha fallito la prova di maturità, deve prepararsi al meglio per l'esame di settembre, per capire cosa vorrà fare da grande: +10 sulla zona retrocessione, -5 dal 7° posto che vorrebbe dire Europa. Sassuolo, cosa scegli di essere?

Sezione: Editoriali / Data: Lun 06 dicembre 2021 alle 14:45
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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