Maria Luisa Filangeri è una delle 'veterane' del Sassuolo Femminile. La giocatrice neroverde ha parlato dell'annata e non solo ai microfoni di Calcio Femminile Italiano: “Il calcio per me è una passione e un lavoro, frutto di sacrifici fatti in questi anni. All’inizio era un divertimento e un momento di svago coi miei compagni, poi, man mano crescevo, ho iniziato a capire che volevo fare la calciatrice e, con l’impegno, mi ha permesso di rimanere a certi livelli. Il difensore è un ruolo come tutti gli altri, anche se inizialmente non mi piaceva fare il difensore, perché con i maschi giocavo a centrocampo poi, agli inizi nel femminile, mi hanno messo in difesa e da lì non mi sono più spostata".

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

SN - Eleonora Goldoni: "Sassuolo, Piovani, futuro, calcio femminile: dico tutto"

Sassuolo Femminile, l'intervista a Giovanni Carnevali: "Mi aspettavo di più"

SN - Il futuro del Sassuolo Femminile, Piovani, le ambizioni. Bisogna fare in fretta

La giocatrice che mi ha colpito di più?
"Nel primo anno all’Empoli c’era Giulia Orlandi e ho notato la sua professionalità, il suo entusiasmo e la voglia di giocare. Poi ci sono tante giocatrici della Nazionale che, dal punto di vista tecnico e tattico, sono un esempio.”

Sassuolo?
“Sono sempre rimasta al Sassuolo prima di tutto per il progetto, perché la società punta molto sulle giovani, poi il Sassuolo ha investito nelle giuste strutture, permettendo di farmi stare bene e di restare in questo club. Sono molto felice, perché mi ha fatto crescere, soprattutto a livello personale. Questa esperienza sarà importante nel mio futuro. Quest’anno in tutta sincerità non mi aspettavo questo andamento. Gli obiettivi di inizio stagione erano altri, però, con una squadra nuova, abbiamo dovuto accettare un’altra realtà e centrare un risultato come una salvezza per nulla scontata.”

Qual è la gara che ricordi con maggiore piacere?
“La partita che più mi è piaciuta quest’anno è la gara in casa contro la Juventus all’andata della prima fase. Guadagnare il primo punto contro le bianconere ci ha dato morale e ci ha fatto capire che potevamo dire ancora la nostra in questo campionato. Vorrei, invece, rigiocare la partita contro il Como di qualche settimana fa dove abbiamo dominato e poi perso nel finale.”

Il professionismo?
"Fortunatamente noi, come Sassuolo, ci sentivamo già professioniste, ma con l’avvento del professionismo la società ci ha permesso di avere strutture importanti, e questo è stato un miglioramento. Sul format del campionato forse bisognerebbe portarlo a dodici squadre. Il professionismo può avvicinare ulteriori club maschili e investire ancora di più nel calcio femminile.”

Qual è la squadra che ti ha sorpreso di più?
“La squadra che più mi ha sorpresa è la Roma, ma più che una sorpresa è una certezza perché ha investito tanto, sono felice che abbia centrato quest’anno lo Scudetto. Forse mi ha colpito il Como, per il fatto che, da neopromossa, ha centrato la salvezza con tre giornate d’anticipo.”

La Nazionale?
“Giocare per l’Italia è sempre bello ed emozionante, perché rappresenti una Nazione. Per me è un onore partecipare ai raduni e alle partite con l’Italia. Le vittorie con Corea del Sud e Colombia ci danno morale, soprattutto dopo un Europeo difficile e alcune partite che non sono state ad altissimi livelli. Poi il Mondiale è una cosa a sé, perché una volta lì bisognerà dare tutto.”

Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Mar 23 maggio 2023 alle 18:17
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
vedi letture
Print