Prima stagione in maglia neroverde per Eleonora Goldoni. L'attaccante del Sassuolo Femminile si è raccontata in esclusiva ai microfoni di SassuoloNews.net, parlando della sua prima stagione in Emilia, dei suoi trascorsi, ma non solo. Diverse le tematiche affrontate, dal nuovo format del calcio femminile, al professionismo e tanto altro ancora.

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Come ti stai trovando a Sassuolo, sia in campo che fuori?
"A Sassuolo mi sto trovando bene, è un anno per me di grande crescita. Ovviamente il mio desiderio è giocare tanto, sempre di più, conquistare un posto da titolare, questo è il mio obiettivo qui e ovunque".

Quest’anno ci sono stati dei problemi all’inizio: cosa non funzionava? Come giudichi la stagione del Sassuolo?
"Quando cambi tante giocatrici, la maggior parte di una rosa, non è semplicissimo amalgamare il gruppo, creare coesione anche a livello di dinamiche tecnico-tattiche e quindi ci è voluto un po' di tempo, qualche mese per inquadrare l'identità della squadra e riuscire ad applicarla in campo. Per noi è stata una fase che ci è servita e siamo poi riuscite a esprimerci per quello che la squadra può dare".

A Napoli hai giocato da centrocampista. Qui giochi da attaccante. Qual è il ruolo giusto per te? E poi la classica domanda: preferisci fare un gol o un assist?
"Il mio ruolo non è quello dell'attaccante, sono una centrocampista, una mezzala. A Napoli giocavo in quel ruolo e tra i due lo preferisco, penso che rispecchi le mie caratteristiche, la libertà di difendere e attaccare. Gol o assist? Penso ci sia gioia in tutti e due, contribuiscono al bene della squadra entrambi ed è quello che conta".

Davanti a te hai due calciatrici esperte come Clelland e Sabatino, con quest’ultima arrivata a gennaio. Cosa ti stanno dando e cosa ha portato Daniela dal suo arrivo?
"Lana è una giocatrice molto forte, la stimo per le potenzialità che lei ha e che sa mettere in campo con continuità. Di Daniela ammiro il fatto che sappia trovarsi al posto giusto nel momento giusto, anche non essere coinvolta per diversi minuti nel gioco ma riuscire a buttare la palla dentro perché sei nel posto giusto non è una potenzialità che tutti hanno".

Che rapporto hai con mister Piovani?
"Adesso c'è apertura, dialogo. Ovvio che vorrei che mi facesse giocare di più, sono sincera, però quest'anno ho potuto imparare tanto anche attraverso le sue caratteristiche, come personalità, come modo di comunicare, ed è stato un anno di crescita".

A gennaio si è parlato di un tuo trasferimento al Galatasaray: quanto sei stata vicina ai turchi?
"Sì, c'è stato qualcosa di concreto. C'è stato un interesse ma il club non ha permesso il mio trasferimento".

Ora ci sono nuove voci di mercato sul tuo conto: pensi di andare via a fine stagione?
"Ho un altro anno di contratto con il Sassuolo, quindi diciamo che dipende molto dalle decisioni che prenderà il club".

Il tuo soprannome qui è Leo, però ti chiamano anche EG7 ed EG16: mi racconti com’è nato?
"Il 7 è un numero che ho sempre avuto quando ero bambina, è partito da lì, e poi è diventato EG16, dal giorno in cui ho esordito in nazionale maggiore e il mio numero è diventato a tutti gli effetti il 16. Quest'anno non l'ho potuto prendere perché un'altra compagna aveva il 16, ma il mio soprannome vero e proprio è e rimane EG16 anche se quest'anno ho un altro numero di maglia".

Questa è stata la prima stagione per voi da professioniste. Cosa è cambiato in concreto?
"In concreto comunque noi calciatrici abbiamo diverse tutele dalla nostra parte, un minimo salariale a seconda delle fasce d'età. Penso che ci siano grandi miglioramenti a livello organizzativo e anche per le strutture: ogni club si sta muovendo per poter assicurare il meglio alle calciatrici".

Carnevali ha parlato del nuovo format del campionato femminile e ha espresso parere negativo. Il tuo parere invece qual è?
"È stato un campionato strano. Un format veramente particolare, deciso però a maggioranza, perché anche noi calciatrici siamo state coinvolte nella votazione e alla fine è stato scelto perché lo ha scelto la maggioranza. Ridurre a 10 squadre il campionato ha innalzato il livello della squadra, meno posti, meno probabilità di far parte di una rosa, ma è anche vero che a me piacerebbe tornare a 14-16 squadre, quando saremo pronte in Italia, fra un paio d'anni, poter fare un campionato con andata e ritorno e non con divisione in poule salvezza e poule scudetto".

Le tre cose di cui il calcio femminile avrebbe bisogno per crescere ancora.
"Abbattere gli stereotipi e aumentare la curiosità; tifosi; interesse soprattutto economico".

Secondo te si perderà mai il pregiudizio che purtroppo accompagna il calcio femminile?
"Sì, io credo che ci si avvicinerà a cancellarlo totalmente, perché abbiamo visto da qualche anno a questa parte si stanno facendo passi da gigante nell'abbattimento di questi stereotipi e si arriverà a far conoscere il calcio femminile sempre più per quello che veramente è".

Tu sei anche considerata una star, hai una fan base importante. C’è una sorta di effetto boomerang perché a volte si parla più del contorno che del campo. È una cosa che ti disturba? E tornando indietro, anche se tu ovviamente non puoi controllare determinate cose, è una cosa che cercheresti di gestire diversamente o sei felice così?
"Non cercherei di gestire come gestisco i social diversamente perché pubblico e condivido quello che io sono e faccio durante la giornata, gli ideali in cui credo. C'è tanta gente che giudica senza conoscere o fermandosi alla prima idea. È vero che ci sono i pro e i contro di essere sottoposti a tanta visibilità ma se in cuor mio c'è la consapevolezza di dare sempre il massimo quando sono in campo per la mia soddisfazione personale e per il bene della squadra, e poi mostrarmi per quello che sono senza mai forzare nulla, io non posso controllare gli altri e quello che pensano".

Doppia domanda sul futuro: dove ti vedi tra 5 anni e cosa farai una volta terminata la carriera calcistica?
"Tra cinque anni mi vedo all'estero, mi piacerebbe andare a giocare e a vivere all'estero. Una volta terminata la carriera sul campo ho tante idee per la testa, sfruttando le mie passioni, lo sport, la creazione di contenuti per condividere, con lo scopo di aiutare chi decide di seguirmi e andare in giro per il mondo, a viaggiare".

Si ringraziano l'ufficio stampa del Sassuolo Calcio ed Eleonora Goldoni per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.

Eleonora Goldoni
Sezione: Esclusive / Data: Ven 12 maggio 2023 alle 12:02
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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