Esulta il Sassuolo. Esulta l'Italia. Esulta la famiglia Raspadori. Giacomo è arrivato in Nazionale e ha segnato all'esordio da titolare. Il fratello Enrico, calciatore pure lui, 24 anni, ha parlato della magica serata di Jack, intervistato da La Repubblica: "Quando giocava nell'Under 21 e sentivo l'inno di Mameli l'emozione era enorme. Lo è stata anche l'altra sera, ma quando Giacomo ha segnato, è stata ancora più grande. Sapevo che glielo avrebbero tolto, poi gliene hanno annullato uno. Insomma, poteva farne persino tre, ma che serata; ammetto che vedere tuo fratello più piccolo in Nazionale fa un certo effetto. La Nazionale è per pochi, ci sono i grandi, è tutto così bello, mi sono commosso".

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I vostri genitori erano allo stadio, e tu?
"Io avevo allenamento, e non mi piace saltare. Così il primo tempo l'ho visto con la mia ragazza, il secondo, sempre a Minerbio, con gli amici all'asta del Fantacalcio".

L'hai preso nella tua squadra?
"Sì, certo, anche se non è stato facile".

Il primo messaggio?
"Ci messaggiamo di continuo, m'ha chiamato dopo la partita. Ero sicuro che avrebbe segnato".

È una vita che siete insieme, non solo a casa, anche sui campi.
"Eravamo insieme al Progresso, a Castelmaggiore. Poi siamo andati al Sassuolo, prima io, che ho tre anni più di lui. Ma dopo un annetto arrivò anche Giacomo. Categorie diverse, ma sempre insieme. Ci portava il nonno a Sassuolo, da Castelmaggiore, casa nostra, col pulmino del club. Quando me lo chiedono lo dico sempre, io sono il primo tifoso di Giacomo, ed è la verità".

Tu giochi in Eccellenza. Al Sassuolo lo dicono spesso, anche Enrico era molto bravo.
"Arrivare sino alla Primavera del Sassuolo è stata un'esperienza fondamentale per la mia crescita, come calciatore ma anche come persona".

Attaccante anche tu.
"Sì, adesso sono all'Anzolavino, davanti gioco dappertutto, come impone la categoria, al Sassulo facevo l'ala del tridente".

Domanda che ti avranno fatti in tanti. Cosa ha Giacomo in più?
"Risposta difficile, così su due piedi, ma anche facile".

In che senso?
"Forse bastano tre parole. È più bravo. Le sue doti tecniche credo si vedano in fretta, ma poi c'è altro. La testa, per esempio, la sua determinazione, mentalmente è sempre stato più pronto, e poi Giacomo alza sempre l'asticella, non si accontenta mai".

L'hanno paragonato in telecronaca a Paolo Rossi, l'altra sera. Da brividi.
"Immagino, anche se io ho 24 anni e di Rossi ho visto pochissimi filmati. I paragoni ci stanno sempre, come quello con Aguero, ma poi ognuno ha la sua storia, il suo percorso".

In campo dà sempre l'impressione di capire il gioco, mai di subirlo.
"Verissimo, lui vede calcio, proprio così".

Si parla già della possibilità che vada all'Inter.
"Ah i giornali, mai letto uno. Ma le voci girano, il calcio è così. Vedremo, io so il valore di mio fratello".

E tu?
"Continuo a giocare, l'anno scorso ero al Sant'Agostino ma ci ha fermato il Covid. Intanto a giugno ho coronato un sogno, ho sempre avuto la passione della moda, anche se ho preso la laurea triennale in Scienza della comunicazione. Però probabilmente studiare marketing m'è servito, con un mio caro amico abbiamo aperto un'attività online, vendiamo abiti maschili e femminili, Mera Abbigliamento, ci chiamiamo. Ho fatto un anno il magazziniere a San Pietro in Casale per mettere da parte due soldini, per poi comincIare".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Ven 10 settembre 2021 alle 17:49
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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