Riccardo Mancini, telecronista su DAZN per Sassuolo-Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, per fare il punto della situazione dopo la gara. Ecco le sue parole: "Contro il Sassuolo ho visto una via di mezzo, verso il negativo, tra Como e Verona - riporta LaLazioSiamoNoi.it - Nel post-partita ripensavo: se fosse entrato il colpo di testa di Zaccagni? La Lazio ha provato a fare il suo gioco, è stata lenta e prevedibile, ma qualche passo timido in avanti l'ho visto rispetto a Como. È chiaro poi che i progressi da fare sono enormi e che la differenza tra Sassuolo e Como è evidente. Quello che dobbiamo sottolineare è il fatto che la Lazio sia mancata molto a livello offensivo perché non ha avuto rifornimenti, sono mancate linee pulite di passaggio e ci sono ancora difetti su cui lavorare". 

Le parole di Sarri? "Non vorrei che Sarri intendesse che non ha giocatori adatti al suo gioco, su tutti Dele-Bashiru. Ho visto una Lazio per certi versi volenterosa. Rovella e Cataldi venivano incontro, si facevano vedere, ma poi mancava il movimento lì davanti. Ci sono state poche verticalizzazioni. Castellanos è la punta giusta per il gioco di Sarri? Le mezzali sono adatte? Il Sarri 1.0 aveva Luis Alberto e Milinkovic, con Luis Alberto che non era idoneo ma aveva qualità. Dele-Bashiru brancola nel buio e non riesce ad aiutarsi tecnicamente, Sarri con lui era arrabbiatissimo. Il gioco di Sarri prevede che ogni interprete funzioni a meraviglia. Belahyane? Può valere il discorso di Rovella, tocca troppo il pallone e lo scarica tardi. Questi giocatori devono mettersi in testa che il gioco di Sarri sia differente rispetto a quanto fatto fino ad oggi. Serve qualcosa di più". 

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Mancini ha parlato anche del nervosismo in partita di Rovella: "Conoscendo Rovella nel suo atteggiamento ho visto tanto nervosismo per le sue condizioni fisiche in vista del derby. Lui è laziale dentro, ormai lo sappiamo, quindi ci ho letto la voglia e il bisogno fisiologico di recuperare il prima possibile. Quando senti che il corpo non risponde come vorresti e il derby si avvicina rischi di innervosirti. Chiaramente, dovrà lavorare su quest'aspetto. Era nervoso, si è visto anche in quel volersi sentire apposto a tutti i costi, in realtà servirebbe un po' più di lucidità in quelle situazioni. Da quello che sapevo io era un problema allo psoas, che non gli consente dei movimenti serenissimi e lui si sentiva molto limitato". 

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Sezione: News / Data: Gio 18 settembre 2025 alle 15:02
Autore: Sarah G. Comotto
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