Un signore del centrocampo. Un signore in tutti i sensi. Quando tutti i compagni e tutte le persone che sono accanto a te ti omaggiano con belle parole che non sembrano essere di circostanza, soffermandosi sull'uomo, sull'esempio, sul carisma, sulla leadership, allora non si possono avere rimpianti. Non c'è spazio per le lacrime ma solo la soddisfazione per ciò che è stato e per ciò che Pedro Obiang ha lasciato con il suo esempio all'interno dello spogliatoio e all'interno del rettangolo di gioco. Il centrocampista ha salutato il Sassuolo dopo 6 stagioni, cancellando l'onta della retrocessione dell'anno scorso e chiudendo in bellezza con la promozione in Serie A e anche con un bellissimo gol al Palermo (ritorno al gol dopo 5 anni).

Pedro, per tutti Pedro Pedro Pedro Pedro Pe, non è stato un giocatore qualunque per il Sassuolo Calcio. Arrivato nel 2019 dopo l'esperienza in Premier League con il West Ham, si è legato sin da subito a questi colori. Per tutti quello di ieri è stato un giorno particolare. Un giorno che speri non possa mai arrivare perché a Pedro eravamo tutti un po' affezionati. Per lo spessore umano e per lo spessore del calciatore. "Sassuolo è stata molto più che una tappa della mia carriera: è stata la città dove sono cresciuti i miei figli, e anche se nati in un altro Paese, oggi la chiamano casa. È il luogo dove la mia famiglia ha trovato equilibrio, serenità e affetto. È il luogo dove sono rinato" ha detto nel suo messaggio d'addio alla piazza neroverde, dopo aver firmato con il Monza.

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Chiude con 128 presenze ma sarebbero potute essere molto di più se non fosse stato per quel problema al cuore, quella miocardite scoperta nel 2021 e che lo ha portato a saltare l'intera stagione 2021-2022 con il ritorno a disposizione nel ritiro dell'estate del 2022 e il ritorno in campo il 2 ottobre nei minuti finali della vittoria interna per 5-0 contro la Salernitana, 504 giorni dopo l’ultima apparizione risalente al 16 maggio 2021. Non era facile ritrovare lo spirito e la lucidità dopo aver passato un anno d'inferno. Provateci voi a stare senza la vostra passione, senza quello che vi riesce meglio, così da un giorno all'altro e per un anno intero. Guardando da lontano, annusando il profumo dell'erba e ascoltando il rumore dei tacchetti come un inguaribile romantico che si lascia trasportare dal rumore della pioggia in un giorno grigio di novembre.

Ma Pedro non ha mai mollato. I momenti difficili sono stati ma - per sua stessa ammissione - da un problema è arrivata una soluzione perché la miocardite lo ha cambiato. E da lì è rinato. Insieme al Sassuolo, che lo ha coccolato e atteso per oltre un anno, per po riabbracciarlo in quel 2 ottobre. Per questo oggi se ne va un pezzo di cuore (inevitabile visto l'argomento) neroverde. Sei anni sono tanti, specie in un mondo che cambia in fretta con le bandiere che se le porta via il vento.

"L’ultima stagione è stata dura da digerire: la retrocessione ha fatto male, ma ha lasciato dentro di noi la voglia e la forza di riportare questo club dove merita di stare: in Serie A. Ce l’abbiamo fatta insieme, e ora me ne vado con la consapevolezza di aver dato tutto per questa maglia e per questa gente. Sassuolo sarà sempre parte della storia". Già. E Obiang sarà sempre parte della storia del Sassuolo. Grazie di tutto Pedro, in bocca al lupo!

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Sezione: News / Data: Ven 06 giugno 2025 alle 12:30
Autore: Antonio Parrotto
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