0-1. Tanto basta. Un risultato perfetto per un difensore, come ha ammesso Filippo Romagna al termine della sfida vinta a Verona. Il Sassuolo è apparso timoroso e poco sicuro, a livello mentale, la posta in palio d'altronde era alta ma ha saputo lottare e soffrire, mettendosi al livello della formazione scaligera che spinge molto su questo aspetto. Doveva arrivare una vittoria e una vittoria è arrivata. Bravi i neroverdi a crederci fino alla fine, stringendo i denti e lottando fino alla fine.

Bisognava ripartire dai 20 minuti finali contro l'Inter e forse, anche per questo, De Zerbi ha riproposto il 4-2-3-1 dando una chance a Boga e Djuricic, in gol nel finale contro i nerazzurri. Proprio loro due hanno confezionato il gol vittoria: assist di Boga e gran conclusione di Filip che non ha lasciato scampo all'ottimo Silvestri, autore di 2-3 ottimi interventi, in particolare su Domenico Berardi. Turno di riposo per Obiang, opaco nelle ultime circostanze e Peluso dirottato a sinistra (a nostro giudizio ha sofferto le avanzate di Faraoni ma il tecnico aveva poche scelte, anche Muldur non era al 100% e il 'greco' Kyriakopoulos evidentemente ancora non convince).

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Una vittoria che mancava da 3 giornate e l'assenza si è fatta sentire, anche a giudicare dal tribolato finale in panchina del mister, che si è tolto la giacca, ha preso a calci la bottiglietta d'acqua. Speriamo sia la (s)volta buona. Mercoledì arriva la Fiorentina al Mapei Stadium, domenica prossima invece la più lunga trasferta del campionato, al Via del Mare, a Lecce. Nessuno indietreggia, nessuno sta facendo sconti in questo avvio di campoinato e lo dimostrano i risultati delle neopromosse. E il Sassuolo deve ripartire dalla resistenza finale, dal coraggio e dalla ferocia messe in campo contro l'Hellas. Non si vince solo essendo belli. Il Sassuolo lo ha capito a Verona.

Sezione: Editoriali / Data: Dom 27 ottobre 2019 alle 14:25
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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