Ma quale Mapei Stadium! Ma quale stadio Ricci! E' San Siro l'impianto di casa del Sassuolo Calcio! I neroverdi hanno, da sempre, dimostrato di trovarsi a proprio agio sull'erba del prato milanese, che sia tinta di nerazzurro o di rossonero. E per la seconda volta consecutiva hanno espugnato la San Siro milanista. L'anno scorso vincendo per 2-1 all'indomani dello scandalo SuperLega. Ieri vincendo 'addirittura' per 3-1, con una prestazione maiuscola da parte dei ragazzi di mister Dionisi. A proposito, 14 panchine in Serie A e due vittorie, una a Torino contro la Juve e un'altra a San Siro contro il Milan. Mica male! E mica male il Sassuolo del 'doppio play' Matheus Henrique-Maxime Lopez, con Frattesi libero di scorrazzare in mezzo al campo, i due piccoletti, il francesino e il brasilianino, hanno dominato in mezzo al campo. Dove non sono arrivati con il fisico ci sono arrivati con l'intelligenza. E non è cosa da poco.

Finalmente abbiamo visto all'opera Matheus Henrique. Ora la domanda da fare a tutti i costi sicuramente a Dionisi è: ma perché prima non giocava? No, dai, troppo scontata e banale. Anzi, va dato merito al tecnico, probabilmente, di aver aspettato il momento giusto per lanciare il centrocampista brasiliano, non più un oggetto misterioso. Ieri ha mostrato quello che può fare, quali sono le sue qualità e il primo vero impatto con la Serie A, dopo qualche spezzone, è stato più che positivo. La vera domanda da fare a Dionisi: perché la squadra non gioca sempre così? O meglio: perché la squadra, almeno sin qui, non ha mai sbagliato partita contro le big mentre con le altre, con squadre anche alla portata, ha fatto più fatica, soprattutto a fare risultato? Perché, la prestazione nel complesso è mancata probabilmente solo contro il Torino e nel secondo tempo contro l'Udinese. Contro la Roma poteva arrivare una vittoria, contro l'Inter c'è stata una grandissima prima ora di gioco. Con la Juve non si è visto il miglior Sassuolo ma è arrivato uno storico successo. Straordinaria prova corale ieri a San Siro contro il Milan. Mentre con Empoli, Udinese e Cagliari è arrivato un solo punto.

Il calcio è materia strana, non di semplice decifrazione. Però un'idea su questo 'doppio volto' del Sassuolo c'è e riguarda l'aspetto mentale: la squadra si sente all'altezza delle big e va a giocarsela a viso aperto e convinta di poter dire la propria, di poter fare l'impresa, mentre ritiene di essere più forte delle squadre 'alla sua portata' e fa più fatica, perché l'aspetto mentale è sempre più determinante e se non affronti tutte le gare con la stessa determinazione e consapevolezza fai più fatica. E' qui che bisogna fare lo scatto. E ora non bisogna gettare al vento i 3 punti d'oro con il Milan. Mercoledì c'è l'altra capolista, il Napoli. Poi la trasferta a La Spezia. E infine Lazio, Fiorentina e Bologna prima di chiudere l'anno. Tabelle non ne facciamo. Ma la sensazione è chiara: bisogna cambiare passo con le 'non big'.

Sezione: Editoriali / Data: Lun 29 novembre 2021 alle 09:45
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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