"Sassuolo-Bologna? Chi perde qualche problema se lo porta in casa, ma per i valori tecnici che hanno nessuna delle due rischia di trovarsi in invischiata nella lotta per non retrocedere. La Spal, invece, la serie A deve continuare a tenersela stretta con i denti: e non vorrei che qualche giocatore se lo fosse dimenticato. Il Parma sotto questo profilo è un esempio: pochi concetti, ma grande determinazione nell' applicarli sul campo". Check-up Emilia-Romagna: tutti a consulto dal 'dottor' Zaccheroni, che ha parlato ai microfoni del Resto del Carlino. Uno che per esperienza il polso della serie A continua ad averlo,
nonostante le sue rotte di allenatore negli ultimi anni lo abbiano portato a veleggiare dal porto di Cesenatico verso i lidi d'Oriente.

Zaccheroni, Sassuolo e Bologna mica se lo aspettavano di affrontare il derby con questa classifica claudicante.
"Sinceramente non me l'aspettavo nemmeno io. Penso soprattutto al Sassuolo, di cui conosco la forza societaria e la qualità della proposta del suo allenatore".

In effetti non c'è addetto ai lavori che non apprezzi il calcio di De Zerbi: ma il suo Sassuolo imbarca troppi gol.
"Io Roberto lo allenai per un ritiro intero al Milan, nell'estate del '98. Era un ragazzino, ma già baciato dal talento. Ed era un pupillo del presidente Berlusconi, che avrebbe voluto che restasse e che trovasse spazio in rossonero. Ma io in quel ruolo avevo Leonardo e Boban e gli consigliai di andare a giocare. Andò al Monza: e da lì cominciò la sua carriera".

E il De Zerbi allenatore?
"Non so come lavora, ma vedo come giocano le sue squadre: hanno sempre un'identità precisa. Il Sassuolo il gol lo cerca sempre e lo trova anche: il problema è che ne subisce troppi. Forse ha un problema di coperta corta".

Il problema del Bologna, invece, è che crea tanto ma regala ancora di più: ma così i punti in classifica non arrivano.
"Il Bologna ha mille risorse, ma soprattutto ha un'anima. Finché l'arbitro non li manda negli spogliatoi tutti i giocatori di Mihajlovic mordono e combattono: sia chi gioca dall'inizio che chi subentra".

Ha pronunciato la parola magica: Mihajlovic. Il grande presente-assente di questa squadra.
"Si vede anche a occhio nudo che questo gruppo dà sempre quel qualcosa in più per il momento di grande difficoltà che sta attraversando il suo allenatore. Dopodiché per la sua personalità e il suo carisma, tra avere o non avere un tipo come Sinisa a bordo campo la differenza si sente. Detto ciò, per me il Bologna sta facendo bene: semmai vedo più in difficoltà il Sassuolo".

Chi perde il derby rischia?
"Rischiare di trovarsi a lottare per la salvezza penso proprio di no: sono due squadre troppo attrezzate per scivolare così in basso. Vedo altre squadre che hanno minore qualità".

La classifica dice che la Spal ora è in grossa difficoltà.
"La Spal ha meno di Bologna e Sassuolo, ma ha il vantaggio di un ambiente che ti aiuta, che ha pazienza e che riconosce a Semplici quella credibilità che il tecnico si è conquistato portandoli dalla C alla A. Semmai vedo un altro rischio".

Quale?
"Che qualche giocatore dia per scontata la permanenza in A. Voglio dire che una squadra come la Spal se vuole salvarsi ogni anno la serie A deve prenderla a morsi: a vedere le ultime partite ho l'impressione che non tutti lo stiano facendo".

Il Parma, invece, è un monumento alla solidità.
"In questo riflette perfettamente il suo allenatore: squadra che corre, morde, che ha poche idee ma ben chiare. Del resto D'Aversa è un tipo pratico, Gervinho non tramonta mai e quel Kulusevski mi sembra veramente forte".

Il più forte di tutti, se ci passa l'elogio alla nostra categoria, era Gianfranco Civolani, un uomo che per Bologna è stato molto più di un giornalista e che ci ha lasciato qualche giorno fa.
"Impossibile non voler bene al Civ: e lo dico io che praticando la zona non ero tra i suoi prediletti. Ricordo il suo articolo su un Piacenza-Torino 0-0, Cagni contro Mondonico, zero tiri in porta. Ma per lui era quella la partita perfetta e la descrisse come si descrive un capolavoro".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 06 novembre 2019 alle 11:38
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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